Non v'è dubbio,
come giustamente ha detto il consigliere Giorgio Lunelli, che il candidato
presidente della futura coalizione dovrà essere una persona che crede nella
squadra. Però, vorrei aggiungere anche che dovrà credere e sostenere un
programma politico condiviso, costruito assieme alla coalizione e che
garantisca uno sviluppo sostenibile al nostro Trentino, garantendo e
salvaguardando i valori dell'autonomia, difendendola non certo con
arroccamenti, bensì ristrutturandola per ridarle vigore e credibilità, quella
credibilità che, a livello nazionale, non sempre è riconosciuta. Dunque, perché
noi Ecologisti e Reti civiche - Verdi Europei non abbiamo fatto il nome del
nostro candidato o candidata? Semplicemente perché crediamo fortemente che,dal
programma solamente si possa partire per identificare le persone che lo possono
sostenere; soprattutto crediamo sia necessario proporre, agli elettori, le idee
di un centro sinistra autonomista rinnovato, nei programmi, nei metodi, nelle
persone. Alcuni spunti di riflessione, noi li abbiamo e vorremmo cercare
convergenza e sintesi comune, prima di determinare, di comune accordo, chi
potrà farsi promotore di questo programma politico.
Sono più di sei mesi che gli Ecologisti- Reti
civiche e Verdi Europei stanno lavorando a questo nuovo programma, che
tiene conto di proposte innovative, da proporre ai cittadini trentini.
Qui una breve sintesi, come spunto di riflessione per tutti e con
l'invito a integrare, correggere , discutere; questo invito, però non può
essere limitato alle sole forze politiche, ma va esteso, ed è proprio quello
che vorremmo fare, alla cittadinanza, affinché possa portare validi contributi
per condividere il più possibile l'idea di fondo: un Trentino moderno con
un'autonomia credibile e sostenibile, non più attaccabile dall'esterno,
bensì presa a reale modello innovativo di sviluppo economico sociale; non
sempre, lo dobbiamo dire, siamo stati in grado di dare questa fotografia della
nostra autonomia e, su questo, dobbiamo inevitabilmente lavorare. Ecco, quindi,
alcuni temi fondamentali sui quali proponiamo di confrontarci come coalizione,
prima di mettere in campo nomi:
Nuova legge quadro sugli investimenti
per la riqualificazione energetica degli stabili pubblici
(comunali,provinciali,comunità di valle), nel quale si prevede un piano di
investimento quinquennale a disposizione delle varie amministrazioni per
favorire le ristrutturazioni, non solo dei privati, come peraltro sta per
essere varato dall'attuale giunta, ma anche delle aziende, delle scuole e delle
strutture in genere; questo darebbe fiato per parecchi anni, alle aziende del
settore delle costruzioni (edili,elettiche,idrauliche...); modifica degli
assetti delle comunità di valle (così non funzionano bene!), con maggiori
deleghe territoriali, con calibrazione delle risorse proporzionate agli
interventi di valorizzazione del territorio e salvaguardia del patrimonio
edilizio e culturale locale; investimenti in ambito energetico, con nuova legge
quadro sull'energia, con particolare riferimento allo sviluppo delle energie da
fonti rinnovabili, legate alla dismissione progressiva delle fonti fossili,
nuova legge provinciale sulla gestione dei rifiuti, con sistemi innovativi,
strutturando e dirigendo il sistema in regia provinciale su tutto il
territorio, ricordandoci che in oltre quindici anni ci troviamo ancora con il
problema da risolvere; nuova predisposizione e riassetto delle varie società
partecipate, con riduzione dei costi e ricalibrazione dei vari assetti
dirigenziali; nuova legge sugli appalti pubblici, con valorizzazione delle
imprese ad alto contenuto tecnologico ed innovativo, con valorizzazione e
sostentamento di quelle radicate sul territorio e nuovi parametri di
attribuzione degli appalti, che valorizzino gli aspetti tecnici,
compatibilmente con quelli economici, uscendo da logiche di massimo ribasso
senza valutazioni territoriali e di competenze consolidate; nuovo piano
di investimenti sulla ricerca, ai fini di valorizzare le peculiarità
territoriali di sviluppo, in sinergia con il concetto di sviluppo eco-
sostenibile. Queste sono solo alcune tracce che devono essere
sviluppate,qualora si intenda perseguire l'obiettivo di anteporre il programma,
rispetto alle partecipazioni ad una coalizione che, nella gente, è vista come
superata, così come è strutturata ora. Ecco perché noi, nomi per ora non
vogliamo farne, ma vogliamo parlare di programmi e, solo dopo questo
fondamentale passaggio, elaborare assieme una sintesi convergente sui nomi,
siano essi per le primarie o direttamente per la squadra da presentare alle
prossime elezioni. Tutto il resto, a mio modesto e personale parere, mi sembra
davvero poco serio e indicatore di un metodo di fare politica che i cittadini
poco condividono e ritengono sicuramente superato e non più credibile;
ecco perché il fenomeno M5S prende credibilità negli elettori; non
cadiamo nel tranello di questa corsa tra cavalli di razza, altrimenti rischiamo
di perdere di vista le reali necessità e richieste delle persone a cui andremo
a chiedere la fiducia, e lo potremmo pagare molto caro!
Marco Ianes - ecologisti e reti civiche -
Verdi Europei.
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento ANONIMO,volgare e/o offensivo sarà cestinato. I commenti saranno moderati per evitare offese a persone o volgarità; saranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi o volgari;si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice; il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi.