"Le idee fanno grandi gli uomini; gli uomini possono rendere grandi le idee, realizzandole!" (Marco Ianes)


martedì 20 ottobre 2009

INCONTRO INFORMATIVO SULL'INCENERITORE


MARTEDI’ 27 OTTOBRE 2009

ORE 21:00

SALA DELLA CIRCOSCRIZIONE S.GIUSEPPE-S.CHIARA

VIA PERINI – TRENTO

INCONTRO APERTO A TUTTI I CITTADINI
INCENERITORE A TRENTO? NO GRAZIE!

Le ragioni, logiche e fondate, del NO!
Introduzione a cura di Marco Ianes - Italia dei Valori-Trentino
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Perché l’inceneritore danneggia la salute?
Interviene : On. Dott. Domenico Scilipoti
Componente della commissione “VIII Ambiente, territorio e lavori pubblici”- Parlamentare di Italia dei Valori; medico – chirurgo.
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La nostra scelta politica di dire: NO ALL’INCENERITORE!
Interviene: Giovanna Giugni: consigliere comunale di Trento
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Intervento di Simonetta Gabrielli – Nimby Trentino
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A seguire, dibattito aperto al pubblico ed a tutti i cittadini! Se hai a cuore la tua salute, vieni ad ascoltare perché dobbiamo dire NO ALL’INCENERITORE !

mercoledì 14 ottobre 2009

GAZEBO A TRENTO

Ci possiamo incontrare, per parlare, scambiarci idee e confronti, nelle prossime settimane, anche a Trento, presso i gazebo di Italia dei Valori:

SABATO 17 OTTOBRE 2009
DALLE 15 ALLE 18
PIAZZA FIERA

SABATO 7 NOVEMBRE 2009
DALLE 15 ALLE 18
VIA MAZZINI

Sarà possibile effettuare il tesseramento ad ITALIA DEI VALORI - TRENTINO.
Vi aspetto numerosi.

Marco Ianes - rappresentante del commissario straordinario, on. Sergio Piffari

martedì 6 ottobre 2009

Italia, la "lavatrice" del capitale sommerso!

Italia, la “lavatrice del capitale sommerso”( Scudo fiscale: molti non sanno nemmeno cos’è!).

Ho incontrato un amico in questi giorni e, chiacchierando, gli ho chiesto cosa ne pensava dello “scudo fiscale”; la sua risposta mi ha lasciato molto perplesso:” ma, sai, se ho capito bene, è una manovra che serve per far rientrare i capitali dall’estero, senza far pagare tante tasse”. Tutta qui la conoscenza in merito a tale provvedimento. Mi permetto, allora, di esternare una mia opinione, condivisa da molte persone, che penso serva a riflettere su questo scudo fiscale.
Trovo ingiusto, al di là di ogni fede politica, che si abbuonino tasse a chi già ha frodato lo stato, occultando beni in paradisi fiscali; un rientro di capitali con solo il 5% di tassazione e, per di più con l’anonimato garantito, è veramente iniquo e scorretto verso le persone oneste che pagano tutto ciò che devono e che seguono le regole civili. Questo è un altro smacco a chi vuole perseguire l’onestà!
Anonimato: altra bella questione; un esempio per far capire perché non può essere corretto un sistema simile: contrabbando e vendita di droga, proventi favolosi ed esportazione nei paradisi fiscali dei contanti illecitamente accumulati, tramite corrieri che portano in conti esteri tali patrimoni; ora, con lo “scudo fiscale”, basta semplicemente affidarsi ad un consulente finanziario per fare una transazione internazionale su un conto italiano; si paga il 5% , il nome del proprietario rimane nascosto ed i soldi, illecitamente accumulati, si “puliscono” e possono essere utilizzati per attività lecite. Grande davvero! Così, mafiosi e delinquenti, riportando in patria ricchezze, investiranno sui mercati italiani e diventeranno proprietari immobiliari, terrieri o di azioni di grandi industrie; con denaro reso pulito “per legge”! E non è finita; questo è solo un esempio; infatti, rischiamo di diventare il paese “lavatrice” del mondo; infatti, anche chi ha accumulato valuta estera, con metodi illeciti, può far entrare capitali in Italia, pulire tali patrimoni e, poi, per esempio, ricapitalizzare un’azienda, oppure esportare la valuta “pulita” nel suo paese di origine, beffandoci così ulteriormente, perché i capitali non restano nemmeno qui; basta munirsi di un prestanome italiano, che apra un conto corrente in Italia, faccia entrare i soldi “sporchi”, paghi il 5% e poi, miracolosamente, i soldi sono immacolati!
Penso, sinceramente, che un Paese che si definisca civile, governato da chicchessia, non possa permettere simili indecenze; ci si scandalizza per l’arringa di Di Pietro, che avrà sì alzato i toni, magari un po’ forzatamente, ma non arreca danno a nessuno, mentre si lascia passare nell’indifferenza un provvedimento devastante per la lotta contro l’evasione fiscale e contro i rifornimenti economici alla malavita. Siamo un popolo allo sbando, privo di ogni senso di responsabilità e teso solo a guardare la forma e l’apparenza, mentre non ci rendiamo conto che la sostanza viene sempre meno; valori come l’onestà e il rispetto per chi vuole condurre una vita rispettosa delle regole, sono messi in disparte, in favore di sistemi che danno solo spazio ai disonesti. Concludo con l’amarezza nel cuore , vedendo che il nostro paese cerca sempre più di legittimare il furbetto, quello che riesce a far successo fregando il sistema. E tutto nel nome della legge dello stato italiano!

giovedì 1 ottobre 2009

Tempi di crisi, ma non per tutti!

Tempi di crisi, ma non per tutti!
Siamo in crisi e questo è ormai evidente, detto e ridetto un’infinità di volte. Le risorse per la scuola scarseggiano e quindi docenti ed assistenti tecnici devono arrangiarsi con ciò che resta del materiale degli anni precedenti e, per rinnovare le attrezzature, è necessario e pure giusto, direi, programmare bene tutto, affinché non vi siano sprechi. Tutto giusto in merito al programmare in maniera scientifica le spese, nel passato troppe volte buttate a caso, però, i tagli imposti alla scuola ed alla cultura in generale, sono davvero pesanti.; te ne fai una ragione e dici :”abbiamo sprecato in passato ed ora è arrivato il momento di ottimizzare le spese, in nome di un giusto equilibrio e vista la crisi imperante”.
Poi, una mattina, apri il giornale, in un gesto quotidiano e abitudinario, e leggi che , per la “cultura”,a Trento, si stanziano decine e decine di migliaia di euro per divise di bande e cori, divise agli schutzen e ammennicoli vari! Lì per lì rimani allibito, interdetto e basito; poi, rifletti e monta la rabbia, quella vera, viscerale; ma come, per la scuola e le attività primarie per la formazione dei ragazzi si chiudono sempre più i cordoni della borsa e poi si spendono montagne di soldi per un concetto di cultura che definirei quanto meno “stravagante”. Nulla contro i cori, per carità, nulla contro le loro divise, ma forse le priorità in tema culturale dovrebbero essere diverse; sugli schutzen, invece ho forti perplessità; quale radicamento hanno nella cultura trentina? Non mi sembra che i trentini veraci ( io lo sono, davvero d.o.c.!), sentano così tanto questa appartenenza. Mi sembra davvero uno spreco enorme, inutile e quanto meno fuori tema, in questo grave periodo di crisi. Passano i giorni e, di nuovo apri il giornale e vedi le foto di piazza Dante, bardata in maniera incredibile! Spesa “culturale” circa 150.000 euro! Però in gran parte finanziata dai privati; meno male; però, scusate, ma non capisco; i privati sono a batter cassa dall’ente pubblico perché non ce la fanno a pagare i conti di gestione delle loro aziende, non sanno come far quadrare i bilanci e poi, trovano i soldini per queste iniziative. Proposta: perché non creare un “fondo cultura” gestito in maniera trasparente e utile, nel quale le aziende possano far confluire contributi per la cultura, quella vera, però? È un’idea balzana, provocatoria se volete, ma sicuramente in tempi di crisi, ottimizzare le risorse è essenziale; naturalmente, poi, tali risorse dovrebbero essere trasferite al mondo della cultura di base, quella cioè che forma la cultura della conoscenza, dell’apprendimento di regole e competenze dei futuri cittadini, che sono i nostri figli. Lo spreco di risorse è sempre da condannare, ma in questo periodo nero deve essere assolutamente abolito, per rispetto di tutte le attività essenziali alla crescita culturale di un paese ( la scuola lo è ancora?); attività che, sempre più sono soggette a tagli drastici. Mi spiace, ma non posso condividere questa gestione allegra di fondi, pubblici e privati, per una cultura che definisco “estranea” alle reali necessità della società civile. Con buona pace delle divise varie e pseudo monumenti culturali. Forse, chi gestisce la cassa dovrebbe riflettere un po’ di più, prima di staccare assegni a sostegno dell’insostenibile, visti i tempi che corrono.

Marco Ianes – Italia dei Valori Trentino.