Bell'articolo del direttore de L'Adige su tutela del territorio e dell'ambiente.
Sotto l'immagine la mia riflessione che ho inviato al direttore stesso ( non so se la pubblicherà...).
Caro Direttore, mi permetta di esternarle la mia piena
e totale condivisione nel suo editoriale di domenica, in merito al recupero e
alla riqualificazione del territorio.
La sua analisi mi apre la mente ad una riflessione sul mondo
ambientalista, spesso tacciato di essere troppo estremista, rispetto a “
visioni programmatiche di sviluppo del territorio e del benessere collettivo”
propinate da chi, invece, del benessere collettivo ha ben poco interesse,
avendo in questi anni incentivato, sostenuto e anche sfruttato questo nostro
magnifico contesto naturale.
Assisto ormai quotidianamente alle giuste, direi sacrosante,
denunce di lesioni territoriali; alcuni esempi: Serodoli per l’innevamento
delle piste, volontà di abbattimenti di alberi secolari e maestosi in quel di
Madonna di Campiglio in un parco urbano di immensa bellezza, lo smembramento
del parco delle Stelvio, passato quasi in sordina, la presenza di troppi
insetticidi nelle aree coltivate in val di Non; potrei continuare, ma il filo
conduttore è sempre uguale; si calpesta il territorio, giornalmente, non si
tutelano gli interessi comuni a scapito di quelli di parte; e il tutto
denunciato da associazioni di cittadini che credono di riuscire a cambiare le
cose, portando il loro messaggio di dissenso e di denuncia. Interessante notare
come i cittadini sappiano aggregarsi in un’associazione, quando vengono lesi i
loro diritti in merito di tutela ambientale e della salute, salvo poi
confermare il loro appoggio politico agli stessi personaggi che hanno
determinato le decisioni di questa o quella situazione.
In tutti questi anni il Trentino ha governato il sistema di
tutela ambientale e territoriale con enorme superficialità; partiamo dalla
gestione dei rifiuti, eternamente incompiuta e gestita con grande disinvoltura
e ignoranza tecnica, snobbando associazioni nate per proporre vie innovative;
queste associazioni, tuttavia, negli anni sono riuscite a veicolare un
messaggio diverso, che alla fine ha portato, ad esempio, a far cambiare idea
sulla costruzione di un inceneritore. Ma poi? Gli stessi componenti delle
associazioni non hanno certo sostenuto le forze politiche che avevano loro
stesse speso idee e intenzioni a loro vicine. La stessa cosa avviene anche per
il parco dello Stelvio, il cui smembramento è stato appoggiato, nel quasi
totale silenzio, dalle stesse forze politiche che ora governano; proseguendo,
il consumo di territorio enorme, che lei giustamente ha messo in bella
evidenza, è stato determinato dalle stesse persone e dalle stesse forze
politiche che attualmente ci governano. Quindi, come possa essere possibile il
cambio di rotta che lei auspica, davvero non saprei individuarlo. Chi si occupa
di ambiente e territorio, di recupero edilizio reale e lo fa per lavoro e anche
per scelta politica, sa benissimo che non è possibile riconvertire il
territorio affidando la programmazione a chi ha determinato la situazione
attuale; e non è possibile nemmeno affidare il tutto alle associazioni che
hanno il grande limite di vedere solamente l’obiettivo per le quali sono nate,
escludendo la visione globale e di insieme, che dovrebbe essere alla base di
uno sviluppo armonico e sostenibile del nostro magnifico Trentino.
Chi, invece, come noi, tenta ancora di proporre idee
“utopistiche” di conversione ecologica, dove al centro si trova proprio la
salvaguardia del territorio, la sua riconversione verso la natura, con lo
sviluppo di un’agricoltura realmente biologica e sana, unendo anche un recupero
edilizio dell’esistente, per riqualificare ciò che già esiste, forse ora verrà
visto come meno sgradito; ma, forse, potrebbe anche essere troppo tardi, non
crede? Come mai quando diciamo queste cose proponendoci come sostenitori nelle
sedi politiche di questi temi, non ci viene dato spazio? Come mai, ora, ci si
lamenta della situazione generata? Forse, lasciare fuori una forza
ambientalista dalle stanze del potere, non è stato poi così conveniente, non
crede?
Sperando nella pubblicazione di questa mia, la saluto
cordialmente.