Lavoro,ambiente,economia,politica,Trentino,autonomia,sviluppo sostenibile,ecologia,energia,scuola e formazione,sport.
"Le idee fanno grandi gli uomini; gli uomini possono rendere grandi le idee, realizzandole!" (Marco Ianes)
venerdì 27 febbraio 2015
domenica 22 febbraio 2015
I Verdi del Trentino in assemblea, si preparano alle prossime elezioni comunali.
Ieri, in un clima sereno e costruttivo, a Trento, si è tenuta l'assemblea provinciale dei Verdi del Trentino. Niente liti, niente protagonismi; solo idee, tante e buone, per uno sviluppo sostenibile del nostro amato Trentino. Nella mia relazione, che di seguiti propongo, ho messo in evidenza il percorso di questo anno di segreteria congiunta, con la cara amica Lucia Coppola. Ci stiamo preparando per le elezioni comunali, Chiunque avesse intenzione di collaborare con noi, lo può fare semplicemente scrivendo; a me o a Lucia direttamente, oppure alla segreteria. Stiamo formando le liste elettorali e servono persone di qualità, per portare avanti un progetto di qualità.
Qui il link per scaricare la mia relazione: http://www.marcoianes.net/area_download_4.html
Qui il link per scaricare la mia relazione: http://www.marcoianes.net/area_download_4.html
martedì 17 febbraio 2015
Incontriamoci, per parlare, progettare e condividere idee...
Incontriamoci, per parlare, progettare e condividere idee...
VERDI DEL TRENTINO: ASSEMBLEA PROVINCIALE TRENTINO
Sabato 21 febbraio alle ore 15.00
sala circoscrizione S,.Giuseppe-S.Chiara - via Giusti angolo via Perini
In questa assemblea vorremmo incontrare i cittadini, per parlare, discutere e raccogliere e proporre idee.
L'assemblea è aperta al pubblico, proprio per incontrarci e dialogare.
Vi aspettiamo!
Marco Ianes - Trento
VERDI DEL TRENTINO: ASSEMBLEA PROVINCIALE TRENTINO
Sabato 21 febbraio alle ore 15.00
sala circoscrizione S,.Giuseppe-S.Chiara - via Giusti angolo via Perini
In questa assemblea vorremmo incontrare i cittadini, per parlare, discutere e raccogliere e proporre idee.
L'assemblea è aperta al pubblico, proprio per incontrarci e dialogare.
Vi aspettiamo!
Marco Ianes - Trento
lunedì 16 febbraio 2015
Roveré della Luna: salviamo le piante secolari
La strada con le piante da abbattere.
Quando si parla di sviluppo sostenibile si pensa ad
interventi particolari e che, magari, stravolgano molte modalità di programmazione
delle opere pubbliche. Ma non è così; molto spesso ci si accorge che, anche con
piccole attenzioni, si possono avviare opere pubbliche che sposano la filosofia
della sostenibilità ambientale.
Sembra invece che nel comune di Roveré della Luna, non possa
essere considerato sostenibile il concetto di valutare la rivisitazione del
progetto di ampliamento e modifica di una strada per poter salvare alcune
piante secolari che, attualmente, si
prevede debbano essere abbattute. Il progetto in questione ha la sua indubbia
valenza tecnica, in quanto parla di mettere in sicurezza una strada pericolosa,
però sembra che i progettisti abbiano abbondato con le metrature in maniera
tale da costringere all’espropriazione di una quantità elevata di terreno tale
per cui, appunto, si andrebbero a dover rimuovere piante di elevato pregio
naturalistico e che valorizzano, data la loro posizione in bella evidenza all’ingresso del centro
abitato, tutto il paesaggio circostante.
Riducendo la quantità di terreno da acquisire, quindi, si
potrebbero far risparmiare soldi alla collettività (minor esproprio= risparmio
di soldi pubblici), si riuscirebbe a salvare le piante in questione e, quindi,
a garantire ancora un rispetto della natura esistente, dando così valenza di
sviluppo sostenibile ad un’opera che, altrimenti, passerebbe per pura e mera
ulteriore invasione del territorio.
Dopo alcuni tentativi di dialogo con l’amministrazione
comunale alcuni cittadini direttamente coinvolti nella zona, hanno
evidenziato alcune note di criticità su
questo progetto, proprio basandosi sul principio di salvaguardia del patrimonio
arboreo prospiciente la strada in questione. Sembra però che la stessa amministrazione comunale non
intenda recedere e rivedere il progetto, nonostante che per realizzare il
marciapiede, sempre nel rispetto delle norme provinciali sulla viabilità cui è
soggetta la strada in questione, non sia necessario un simile sovrabbondante
esproprio. La cosa appare a dir poco
strana, poiché una rivisitazione in termini di salvaguardia degli alberi in
questione, potrebbe portare un notevole risparmio di soldi per espropri minori,
unitamente all’obiettivo di mantenere un pregio architettonico paesaggistico
della zona.
Possibile che la questione non trovi la giusta mediazione?
Come mai l’amministrazione comunale di Roveré della Luna intende perseguire la
strada della distruzione degli alberi, senza valutare le alternative possibili
per realizzare l’opera con più sostenibilità?
La risposta si fa attendere, ma appare davvero
incomprensibile una simile chiusura sull’argomento.
Marco Ianes - Trento
lunedì 9 febbraio 2015
Centrali a biomassa: gli atti del seminario.
INTRODUZIONE:
Il seminario nasce dall’esigenza di
capire cosa sono le centrali a biomasse, cosa si intende per biomassa e quali
tipi di biomassa esistono per essere utilizzate. Per avviare un percorso di
informazione e formazione, abbiamo avuto al tavolo alcuni esperti di settore, che
hanno opinioni diverse, spesso contrastanti tra di loro, ma comunque
utili per cercare di capire. Ognuno ha pari dignità e deve avere il massimo
rispetto da parte di tutti; dico questo perché lo scopo è di ascoltare
teorie tecniche e pareri di professionisti stimati nel loro settore e, quindi,
a loro va il nostro massimo rispetto; anche se possiamo avere idee diverse, per
ognuno di loro formuliamo un grande ringraziamento per essersi messi a
disposizione al solo scopo di creare informazione. Speriamo, con questo primo
incontro, di avviare un percorso di riflessione importante; non abbiamo la
pretesa di indurre e forzare idee nelle persone, né tantomeno di trovare in
poche ore la soluzione ideale e la risposta a tutti i quesiti; vogliamo
solamente aprire un confronto sano e costruttivo, anche tra posizioni diverse.
IL MIO INTERVENTO:
E' necessario chiarire bene il concetto di biomassa; nel nostro
Paese non esiste una definizione chiara ed inequivocabile; Troppi materiali,
troppe provenienze diverse e troppi i campi di utilizzo; troppe anche le fonti
legislative e istituzionale che danno definizioni diverse.
Se, però, prendiamo
la definizione data dall’attuale legislazione italiana nella quale si dice: «Biomassa= .. la frazione
biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui di origine biologica provenienti
dall’agricoltura, dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, comprese pesca
e acquacoltura, gli sfalci e potature provenienti dal verde pubblico e privato,
nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani».
Possiamo dire che in questa definizione si
trovano una marea di materiali che con ciò che possiamo definire BIO, hanno
davvero poco a che vedere! Quale biomassa ci troveremo a gestire sui nostri
territori? Oggi abbiamo parlato principalmente di biomassa legnosa, ma per
decreto ministeriale, è bene sapere che diventa comparata alla biomassa anche
il CSS; per decreto, infatti, tale prodotto derivato dai rifiuti diventa “END
OF WASTE”, cioè FUORI DALL’ELENCO DEI RIFIUTI, QUINDI GESTIBILE COME UNA
BIOMASSA COMBUSTIBILE!
Ma stiamo sempre parlando di prodotti a
matrice plastica, lavorati e miniaturizzati , ma sempre di origine PLASTICA! Se
daremo sviluppo ulteriore alla combustione di tali “biomasse per decreto”, ci
ritroveremo piccoli inceneritori sparsi sul territorio.
È pur vero che, allo stato attuale delle
normative vigenti il CSS deve essere convogliato in grandi strutture, però le
normative si cambiano facilmente; ne sanno qualcosa gli operatori del
fotovoltaico, che si sono visti cambiare le regole ben 5 volte ( cinque conti
energia) in soli due anni e mezzo! Non credibile un sistema normativo come il
nostro; che parte con determinati presupposti per far avviare e accettare nuovi
percorsi in maniera soft, per poi cambiare le carte in tavola frequentemente,
subendo pressioni di lobbies varie!
Parlando di biomasse è inevitabile allargare
la questione alla STRATEGIA ENERGETICA NAZIONALE; sempre più spinta verso
ulteriori incentivi e favori alle lobbies del petrolio; non a caso anche nel
recente decreto SBLOCCA ITALIA, si persevera nell’incentivare le trivellazioni
ON SHORE e OFF SHORE, per ricercare
petrolio a costi davvero insostenibili.
-
Una strategia energetica che
di sostenibile ha veramente poco; INCENTIVAZIONE (CERTIFICATI VERDI/BIANCHI)
NON CALIBRATA SU L’EFFETTIVA SOSTENIBILITA’ DEI SISTEMI
-
ERRATA INCENTIVAZIONE DEL
PASSATO SU FONTI RINNOVABILI (EOLICO E FOTOVOLTAICO)
-
ULTERIORE INCREMENTO DI
CONTRIBUTI AL SETTORE DELLE FONTI FOSSILI (IDROCARBURI)
Se, poi, analizziamo bene il percorso che ha
portato all’elaborazione di questo pseudo piano energetico, scopriamo che MANCA
TOTALMENTE una seria valutazione sulle allocazioni di determinate centrali di
produzione ; ne è un esempio lampante la volontà di concedere il permesso per
una centrale a biomassa a Novaledo; la centrale in se stessa, molto
probabilmente rispetterà i dettami normativi in materia di sicurezza; ma manca
l’allacciamento alla situazione esistente! Come si può pensare di calare
un’ulteriore fonte inquinante in un
luogo già fortemente depresso e invaso da fonti di emissione che hanno
già superato i limiti e che destano fortissima preoccupazione nella popolazione?
Inoltre, se una centrale viene allocata per
sostituire fonti di emissioni sparse, molto probabilmente potrebbe anche
risultare conveniente; mi spiego meglio. Se in un sito costruiamo una centrale
per sostituire TUTTE le micro caldaie private, calibrando la produzione per
sostituire tali finti sparse, sicuramente ne trarremo un beneficio collettivo;
un’unica fonte di emissione, ben controllata dall’ente pubblico e rimozione di
piccole caldaie che bruciano chissà cosa! Questa potrebbe essere una via
corretta per giustificar sviluppo di tali sistemi; ma se, invece, realizziamo
una centrale che si aggiunge alla situazione esistente…è facilmente intuibile
che la situazione ambientale non può che peggiorare!
Quindi, purtroppo, è evidente che la politica
italiana è carente sotto il profilo di una corretta programmazione energetica e
di una sostenibile progettazione di un serio piano industriale.
Cosa ci resta da fare? Ogni cittadino ha
l’obbligo, e noi tutti oggi lo stiamo facendo, di documentarsi e di farsi
portatore critico di osservazioni e proposte. Abbiamo l’obbligo di muoverci
tutti e di tentare di cambiare la politica delle lobbies che, purtroppo, hanno
i loro referenti nelle stanze della politica che conta!
Dobbiamo stare vigili, acquisire conoscenze e
muovere opinioni sempre più diffuse.
Lo dobbiamo fare per la nostra incolumità e
per quella dei nostri figli e nipoti!
Perché : “la terra non è
eredità ricevuta dai nostri padri, ma un prestito da restituire ai nostri
figli!”
Ecco il link al quale potete scaricare gli atti del seminario:
http://www.marcoianes.net/area_download_4.html
Nella pagina trovate, in alto, il link che vi chiede di salvare un file ZIP, all'interno del quale ci sono tutte le presentazioni dei relatori.
Marco Ianes - Trento
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verdi del Trentino
martedì 3 febbraio 2015
Seminario 7 febbraio ; parliamo di centrali a biomasse.
Seminario 7 febbraio ; parliamo di centrali a biomasse.
Prenotazione on line su link: http://www.eventbrite.it/e/biglietti-centrali-a-biomasse-pro-e-contro-a-confronto-15218635348?aff=es2&rank=5
e via mail a verditrento@gmail.com
Prenotazione on line su link: http://www.eventbrite.it/e/biglietti-centrali-a-biomasse-pro-e-contro-a-confronto-15218635348?aff=es2&rank=5
e via mail a verditrento@gmail.com
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