Era il primo di gennaio del 2001,
quando una nuova partita IV.A., associata al mio nome e alla mia professione
di perito industriale iscritto all’albo, entrava nel mondo dell’imprenditoria
individuale, nel mondo degli “esercenti arti e professioni”.
Quel lontano giorno, avviai la mia
attività di progettista di impianti tecnologici, dopo oltre quindici anni di
lavoro subordinato come tecnico in diverse aziende e con ruoli anche di prestigio.
L’esperienza accumulata nella manutenzione industriale in una nota azienda
mineraria, che purtroppo ora non è più attiva, unita ad altre esperienze come
direttore tecnico di un’impresa di impianti elettrici e come consulente tecnico
commerciale per un noto grossista di materiali elettrici trentino, mi hanno
permesso di conoscere profondamente il settore elettrico-elettronico e il mondo
industriale. Da qui l’idea di partire con due nuove avventure: l’insegnamento
e, contemporaneamente, l’esercizio della libera professione. Il primo mi ha
permesso, e mi permette tuttora, di trasmettere le mie esperienze ai futuri
elettricisti, mentre il secondo è stato lo stimolo per intraprendere lavori
che, a volte mi hanno entusiasmato davvero. Molti gli ambiti in cui ho avuto
occasione di operare, molte le persone che ho conosciuto, anche in paesi
diversi. Dalle automazioni realizzate per molte cave di inerti, alle progettazioni
di alcuni siti produttivi, con elevati contenuti di automazione industriale. Alberghi
di elevato contenuto tecnologico, ricordo 5 o 6 anni fa un noto albergo della
città, progettato con un sistema domotico che all’epoca era all’avanguardia,
oppure sistemi di produzione di energia tramite fonti rinnovabili, a servizio
di siti produttivi, per soddisfare il fabbisogno energetico aziendale,
riducendo gli sprechi e ottimizzando i consumi con profonde analisi dei tempi e
metodi di produzione, a volte anche trovando contrasti con il management
interno, che non capiva i benefici di cambi di metodi anche radicali, salvo poi
riconoscere saggiamente che le nuove vie intraprese liberavano risorse per
reinvestimenti o, semplicemente, per utili da suddividere con i soci.
Sono stati quindici anni intensi,
dove ho visto nascere una filiera importante delle energie rinnovabili, quella
del settore fotovoltaico, che ha fatto crescere come i funghi progettisti e
piccole imprese, che sono poi naufragate nei debiti generati dalla chiusura
della filiera stessa da parte di governi miopi che hanno incentivato
enormemente il settore all’inizio, drogando il mercato, salvo poi togliere
tutto in un colpo solo! Altre sarebbero state le politiche sostenibili di
questo settore, magari evitando le assurde incentivazioni spropositate degli
anni 2007-2011, spalmandole più equamente su un ventennio, così si sarebbe
davvero consolidata una nuova filiera produttiva; ma, tant’è, siamo in Italia,
paese delle speculazioni, dove le buone idee vengono sfruttate solo finché
rendono alle multinazionali e poi, quando potrebbero diventare benefiche per
tutti, si stroncano.
Oltre quindici anni di attività
intensa, dove non sono certo mancati i problemi comuni a tutti i soggetti che
fanno impresa: mancati pagamenti, esposizioni con le banche, lavori persi per
un soffio…ma anche tante soddisfazioni di vedere compiute opere nate dall’ingegno
e dal confronto tra professionisti di vari settori. E queste sono le cose belle che devono essere
ricordate, e che ricorderò sempre.
Ora, dopo oltre quindici anni di
attività, il 30 settembre scorso, ho “chiuso
bottega”! Ma perché? Questa la domanda che molti miei carissimi clienti, amici
direi, mi hanno posto. Perché dopo un periodo così lungo, alla soglia dei 50 anni, ho deciso di prendermi “il mio tempo”!
Mi dedicherò solo all’insegnamento, altro mio amore lavorativo. Troppe le
incombenze burocratiche da sostenere, sempre meno il tempo da poter dedicare
alla progettazione vera e propria e all’aggiornamento tecnico professionale.
Studi di settore, burocrazia eccessiva nelle pratiche a corollario di un
qualsiasi intervento di costruzione e riqualificazione, controlli esasperati
sulla contabilità per stare attenti a non sbagliare qualcosa e non pagare sanzioni,
clienti che non pagano e che devi rincorrere senza tutele da parte della giustizia
italiana. Ora ho detto basta, penso di aver dato abbastanza. Lascio l’attività
professionale per scelta di vita, per avere tempo per me stesso, per poter
riprendere a studiare e ad aggiornarmi tecnicamente, per poter insegnare al
meglio quello che ho imparato in oltre trent’anni di lavoro.
Grazie a tutte le aziende che
hanno riposto fiducia in me, grazie a tutti i colleghi professionisti con i
quali ho collaborato; a tutti i miei migliori auguri per il proseguimento delle
vostre attività.
Io vi aspetto tutti a scuola, all’Enaip
di Villazzano, dove mi dedicherò ancor di più per tenere vivi i rapporti con le
aziende, affinché la scuola sia sempre più vicina la mondo del lavoro. Sarò lì,
a insegnare ai ragazzi, sarò lì ad accogliere proposte per seminari informativi
e momenti di confronto tecnico.
Grazie a tutti, lo studio tecnico
Omega di per.ind. Marco Ianes ha chiuso la porta. Altre porte si aprono…
Good bye and good luck!
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