COMUNICATO STAMPA: MARCO IANES - dimissioni da
coportavoce dei Verdi del Trentino, da componente del consiglio federale e
dell’esecutivo provinciale dei Verdi del Trentino, dal consiglio federale
nazionale dei Verdi e dai Verdi stessi.
Si comunica che, con data odierna (08/06/2015), Marco Ianes non riveste
più il ruolo di coportavoce dei VERDI DEL TRENTINO, avendo comunicato le
dimissioni IRREVOCABILI E IMMEDIATE da tale incarico, ai VERDI DEL TRENTINO.
Inoltre, Marco Ianes lascia anche il ruolo di componente del
consiglio federale nazionale dei VERDI, il ruolo di membro dell’esecutivo e del
consiglio federale dei VERDI DEL TRENTINO.
Unitamente a ciò, Marco Ianes ha comunicato anche le
dimissioni IMMEDIATE E IRREVOCABILI dai VERDI DEL TRENTINO, decretando così la
sua uscita dal movimento.
La scelta è nata da divergenze di prospettive politiche per
le strategie del futuro dei VERDI DEL TRENTINO.
Marco Ianes:”Rimarrò sempre ancorato alle idee di sviluppo
sostenibile, ma seguirò altri percorsi per attuare le idee che ho cercato,
inutilmente, di portare all’interno dei VERDI DEL TRENTINO, ai quali auguro
tuttavia di trovare soddisfazioni nei percorsi che, personalmente, non ritengo
più percorribili e condivisibili.”
Sopra il comunicato stampa che ho inviato stamane, 8 giugno, alla stampa cartacea e della televisione.
Una scelta difficile, ma inevitabile e qui sotto, nella lettera che ho inviato ai Verdi, spiego i motivi di tale scelta. Un grazie a coloro che mi hanno sostenuto, chiedo scusa a chi, come me, credeva di poter cambiare qualcosa, mi spiace se vi ho delusi, ma la delusione grande è anche mia. Non smetterò di fare politica attiva, ci sono mille altri modi per proporre idee alla cittadinanza.
Un caro saluto a tutti.
LETTERA INVIATA ALLA SEGRETERIA DEI VERDI, CON RICHIESTA DI INVIO A TUTTI I VERDI.
Care e cari Verdi,
vi scrivo per comunicarvi le
mie dimissioni da coportavoce dei Verdi del Trentino, da membro dell’esecutivo
e del consiglio federale, nonché da membro del consiglio federale nazionale dei
Verdi e dai Verdi stessi. Le mie dimissioni da qualsiasi incarico e dai Verdi
stessi hanno effetto immediato.
Le ragioni che mi hanno spinto
a prendere questa decisione, dopo ponderata e lunga analisi, sono diverse e qui
ve ne elenco alcune.
1. Mi sembra che il mio ruolo
sia quello di un "figurante", messo lì per far apparire una sorta di
rinnovamento di una classe dirigente dei Verdi che, invece, è quasi mono
rappresentata; la prova è evidente e lampante se prendiamo in analisi il
consiglio federale dei Verdi del Trentino, tenutosi il 3 giugno scorso, dove il
sottoscritto ha parlato solo 7 minuti, con frequenti interruzioni, consigli su
cosa dire, su come intervenire, da parte del sempre prezioso e coordinatore e
portavoce effettivo dei Verdi, Marco Boato. Sia chiara una cosa, personalmente
stimo Marco B. in maniera profonda, non metto in dubbio il suo agire per il
bene dei Verdi, ma credo che questo suo continuo interventismo oltre i ruoli
ufficiali, sia deleterio per i Verdi e massacrante per chi dovrebbe, in linea
teorica purtroppo, condurre le relazioni e, soprattutto, guidare la linea
politica dei Verdi stessi. Uno stillicidio continuo al quale non riesco più a
sottostare. Mi spiace, ma credo che Marco B. dovrebbe rendersi conto che la sua
eterna e continua volontà di plasmare ogni cosa secondo il suo modo di vedere
la gestione del movimento, porterà il movimento stesso ad una lenta ma
inesorabile chiusura. Forse sbaglierò, me lo auguro per tutti voi, ma questo
eccessivo presenzialismo, questo non saper lasciare spazio agli altri per
dirigere veramente la segreteria del movimento, non lo condivido affatto.
Lascio a voi il giudizio, io non riesco più a sostenere questa situazione.
2. Non condivido affatto
la dichiarazione con la quale si dice
che: "…abbiamo ottenuto un ottimo, anzi un buon successo alle recenti
elezioni", frase detta proprio da Marco B. durante la sua analisi delle
recenti consultazioni elettorali; non la condivido soprattutto per Trento, dove
si è deciso di rimanere pacatamente in una coalizione che non ci vuole come
forza di governo, ma che sceglie, invece, due donne esterne per comporre la
giunta, escludendo la nostra eletta Lucia Coppola; se fossi in Lucia, mi sarei
davvero incazzata con il sindaco per questa scelta che ritengo umiliante, sia
per i Verdi che per la sua persona. La carica di Presidente del Consiglio
comunale, gentilmente concessa a Lucia e non facilmente (parole del sindaco
stesso), premia sicuramente la figura di Lucia, ma non permette ai Verdi di
esprimere politica attiva, nell'ambito dell'attività comunale, per i prossimi
cinque anni. Una forza politica mono rappresentata come la nostra aveva bisogno
di un assessorato per poter emergere, per poter incidere “da dentro” sulla
politica della città; così, invece, pur essendo il ruolo prestigioso, si è
voluto mettere il bavaglio ai Verdi, che non hanno nemmeno più un consigliere
che possa portare avanti il programma. Potete raccontarmi ciò che volete,
potete "indorare la pillola", ma questi, secondo me, sono i fatti,
che non riesco assolutamente a condividere. So che, sia Marco B. che Lucia, non
condividono la mia visione della vicenda, rispetto la loro visione, quindi
accetto la loro decisione di continuare a seguire questa strada ma, per dignità
personale, non condividendola assolutamente, preferisco lasciare e tirarmi in
disparte.
3. Ho provato, nei soli 7
minuti che ho parlato, interrotto frequentemente e continuamente, infastidito
dal perversare di un atteggiamento che ritengo profondamente fastidioso, a
lanciare qualche spunto relativo ad un modo diverso di operare per la
promozione dei Verdi; ho rilevato una freddezza ed un distacco tali per cui mi
sono reso conto di essere, quasi, un pesce fuor d'acqua, una persona che parla
solo perché in quel momento non si può proprio farlo tacere del tutto! Nel mio
intervento ho proposto l'ingresso nell'esecutivo di alcune persone che si sono
candidate con noi alle recenti elezioni comunali; persone che abbiamo imparato
a stimare per il loro impegno, tra l’altro di gran lunga superiore a candidati
che sono nel movimento o addirittura nell'esecutivo o nel consiglio federale
da diversi anni, ma che ho visto davvero poco in attività in questo periodo
elettorale! Ebbene, lo statuto prevede che possano essere inserite persone dai
portavoce nell'esecutivo, ma sembra che ciò non sia possibile perché deciso
sempre e solo da una persona, il vero portavoce dei Verdi, Marco Boato!
L'ingresso di queste persone avrebbe dato loro la giusta dignità e il giusto
apprezzamento per il loro avvicinamento ai Verdi, permettendo loro di lavorare
con dignità e riconoscenza, inoltre avrebbe permesso di cominciare a
valorizzare nuove forze, nuove energie per i Verdi che, se mi permettete la
franchezza, non stanno certo bene dal punto di vista anagrafico della classe
dirigente! Dire:" le porte sono aperte a tutti", ma poi chiudere le
porte d'ingresso degli organismi del movimento, a fronte di una decisione
peraltro non presa collegialmente, ma determinata da un forte intervento
dirigenziale di una persona carismatica e storica come Marco B., significa di
fatto non voler avviare alcun processo di cambiamento, non voler avviare nessun
processo di ricambio della classe dirigente e, soprattutto, non dare fiducia al
coportavoce che avanza la proposta. E se non c’è fiducia, non ha senso
continuare!
4.Un altro motivo che mi porta
a presentare le dimissioni da co portavoce dei Verdi, è proprio la funzione in
sé; non riesco più a condividere questo ruolo con la persona di Lucia, alla
quale rinnovo i miei complimenti per la recente conferma elettorale, alla quale
auguro un buon lavoro come Presidente del Consiglio comunale; ruolo che,
secondo me, risulta incompatibile con la segreteria di un movimento come quello
dei Verdi che, nei prossimi anni a Trento, dovrà lavorare non poco, anche
criticando duramente l'amministrazione comunale su scelte ambientali e
urbanistiche che non saranno condivisibili. E questo porterà inevitabilmente
imbarazzo, sia ai Verdi, sia alla Presidente stessa, che pare non condivida
questa mia opinione, volendo rimanere anche coportavoce. E' già successo nei giorni scorsi, quando sui
giornali ho richiamato il vice sindaco sul rispetto dei programmi, con un
comunicato firmato come coportavoce; rammento che il vicesindaco già sta
preparando idee di cementificazioni nell’area ex Italcementi e, quindi, in
un comunicato ho ribadito che tali
percorsi non erano contemplati nel programma
di coalizione; comunicato che è stato criticato dalla stessa Lucia,
perché non l'ho coinvolta prima di inviarlo; se ogni volta che si fa un
comunicato, su temi consolidati dei Verdi, presenti nel nostro programma e
quindi non soggetti a ulteriore concertazione, devo sentirmi obbligato ad avere
il permesso della coportavoce, non si fa più politica, ma solo si allungano i
tempi e si perde di efficacia!
5. Infine, ho anche motivi
personali che mi impediscono di continuare; nei prossimi giorni avvierò una
collaborazione con un giornale nazionale, che mi ha chiesto alcuni interventi
programmati e ripetitivi, su ambiente ed energia; credo che sarò più utile
nello scrivere e sollecitare le coscienze via stampa, dato che come coportavoce
fittizio dei Verdi non ci sono riuscito.
Chiudo qui, pregando TUTTI di non contattarmi per
chiedermi spiegazioni ulteriori, che credo di aver esaurientemente fornito
sopra. Ritengo che, per il sottoscritto, non ci sia più spazio in questo
movimento, quindi desidero chiudere qui la mia avventura verde, augurando a
tutti, sinceramente e di cuore, ogni bene, sia in politica, ma soprattutto
nella vita e in salute.
Nessun rancore da parte mia,
nessuna acredine, ma solo la presa di coscienza di non essere la persona giusta
per guidare i Verdi, che sono sempre stati guidati da una persona
rispettabilissima e ricca di sapere come Marco Boato che, sono certo, saprà
guidarvi ancora per tanto tempo ai successi che ambite e meritate.
Un abbraccio a tutti, con
cordialità.
Marco Ianes
Auguri
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