"Le idee fanno grandi gli uomini; gli uomini possono rendere grandi le idee, realizzandole!" (Marco Ianes)


mercoledì 3 giugno 2015

Le centrali a biomasse emettono solo vapore acqueo? Certi amministratori lo pensano davvero?

Leggo alcune dichiarazioni della sindaca di Cembra, dottoressa Nardin, in merito alla centrale a biomassa nel paese che dirige.
Vorrei segnalare che dire "... dal camino esce solo vapore acqueo"(sue dichiarazioni nell'intervista), è una falsità inaudita e si prende in giro la cittadinanza.
Al pari di ogni processo di combustione, quello che avviene nelle centrali a biomasse introduce fattori di inquinamento nell'aria: monossido di carbonio, ossidi di azoto, composti organici volatili (COV) e particolati vari, derivati da metalli pesanti contenuti fisiologicamente nel legno. Che la centrale di Cembra possa essere rispettosa delle normative vigenti, personalmente non ho motivo di dubitarne, poiché non ho elementi per valutare, ma dire che non escono inquinanti è tecnicamente errato e nessun tecnico, nemmeno quelli a favore delle centrali a biomasse, mai sosterrà tale dichiarazione.
Un accenno sulla CO2 emessa. Vero che il bilancio della CO2 emessa va a pareggio con quella accumulata dalla legna che si brucia, ma altrettanto vera è la valutazione limitata che si da a questo tema, occultando il fattore tempo. Infatti gli alberi accumulano CO2 in decenni di vita, mentre noi emettiamo, durante la loro combustione, la stessa quantità, ma in un tempo brevissimo. Quindi il saldo totale è si pari a zero, ma non lo è se riferito al momento dell'emissione, in cui troviamo notevole presenza di CO2 da smaltire. Questo è un disequilibrio sottovalutato e non contemplato in molte analisi di impatto ambientale.
Per quanto riguarda, poi, le altre emissioni, segnalo che le polveri fini, le cosiddette nanopolveri, sono le peggiori che si possano controllare in emissione e molto difficili da misurare e fermare; sono proprio queste le peggiori per la salute di uomini e animali, quelle che si legano alle molecole e alle cellule, generando forme tumorali in tempi anche molto lunghi. Se fossi sindaco di un paese, detentore dell'obbligo di tutela della salute pubblica, mi preoccuperei moltissimo di questo, invece che dichiarare cose assolutamente non sostenibili scientificamente.
Aspetteremo le prime analisi di emissione e vedremo se ci sarà solo vapore acqueo; se così sarà, la sindaca di Cembra avrà trovato la fonte migliore di produzione di energia, risolvendo i problemi del mondo inquinato, indicando la via per eliminare l'effetto serra e i pericoli determinati dalle combustioni in genere. Strano, però, che non ci sia arrivato nessuno finora!

Marco Ianes - Trento

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