Marco Ianes Verdi del
Trentino. Trento Smart City, città intelligente: un progetto da condividere con
i cittadini.
Di professione insegnante di elettrotecnica e impianti
elettrici, automazione e energia, nonché libero professionista nel settore
energia e progettazione di impianti tecnologici; è anche consulente tecnico
ambientale, esperto di rifiuti. MARCO IANES, capolista dei Verdi del Trentino
si presenta alla cittadinanza per proporre alcuni temi importanti per la città,
che lui stesso definisce: “ inglobabili nel concetto di Smart City, città
intelligente”.
Cos’è una Smart City?
Marco Ianes: ”Nel concetto di Smart City troviamo molte
cose: possiamo cominciare dalla
tecnologia applicata per mettere in comunicazione oggetti a servizio dei
cittadini, come ad esempio accessi alla rete internet facili e alla portata di
tutti, dove trovare informazioni sulla viabilità urbana, sugli eventi in
programma nel periodo, ma non solo; si possono far viaggiare informazioni sullo
stato di salute delle persone e, in caso di malore intervenire a favore del
cittadino tempestivamente; ma non si tratta solo di questo, non di sola tecnologia.
Si tratta di un concetto di vita cittadina diverso, dove la partecipazione
attiva dei cittadini è alla base di tutto. Un esempio pratico e che sarà
presente nella prossima legislatura che ci apprestiamo ad affrontare: il nuovo
piano regolatore della città! Ecco, in questo caso sarà necessario avviare un
processo di condivisione dei saperi, delle opinioni, delle prospettive e delle
idee con tutti i cittadini. Dovrà esserci una prima fase di ascolto delle
necessità di tutti, una seconda fase di elaborazione di proposte sostenibili,
con consumo zero del territorio e recupero edilizio ed energetico
dell’esistente e poi, una fase esecutiva di realizzazione delle opere previste.
Ma il tutto dovrà passare attraverso il concetto “intelligente” di condivisione
e approvazione da parte dei cittadini. Dietro il concetto di Smart City,
possiamo trovare piani di sviluppo energetico della città, per esempio con lo
sviluppo organico del PAES (piano di azione energia sostenibile) , meglio noto
come “patto dei sindaci”; in queste nuove vie gestionali, le amministrazioni
comunali si impegnano ad ottimizzare le risorse energetiche a disposizione,
attuando politiche di interventi di contenimento dei consumi, con installazioni
di illuminazioni pubbliche a LED, piuttosto che
progetti di vero e proprio risparmio energetico con cappotti sugli
edifici, impianti fotovoltaici a servizio delle strutture e micro centraline
idroelettriche sul fiume Adige.
Microcentraline idroelettriche sul fiume Adige?
Marco Ianes:” Si
tratta di piccole “chiatte” mobili da appoggiare sul fiume, sotto i ponti e
quindi praticamente invisibili; su queste micro chiatte, larghe poco più di due
metri, si trovano posizionate alcune turbine e relativi alternatori elettrici
che produrrebbero energia elettrica da fonte rinnovabile; tale energia potrebbe
essere usata per l’illuminazione cittadina, contenendone così i costi
energetici e liberando risorse economiche da investire altrove; per esempio con
i soldi risparmiati si potrebbe iniziare a programmare interventi di
ristrutturazione edilizia dei beni pubblici, coinvolgendo imprese edili
trentine che versano in condizioni di difficoltà; ecco, questo potrebbe essere
un esempio di città intelligente, che mette in campo sistemi innovativi per
creare risparmio e generale lavoro per le imprese locali, superando le logiche
non più sostenibili dei contributi a pioggia alle imprese. “
Quindi il concetto di
Smart City, come sviluppo della città?
Marco Ianes:” Esatto. Uno sviluppo organico della città, che
sappia coinvolgere i cittadini senza calare dall’alto le decisioni; uno
sviluppo realmente sostenibile, che sappia unire innovazioni tecnologiche alla
ricerca del benessere per tutti; con alcuni interventi semplici possiamo
garantire alla città il mantenimento del livello qualitativo dei servizi, anzi
addirittura migliorarlo, senza spender ulteriori soldi, bensì magari trovare
anche fonti di entrate senza tassazioni aggiuntive, magari sfruttando meglio
anche le risorse che i fondi europei per lo sviluppo mettono a disposizione. Ma
lo sappiamo che ci sono milioni di euro a disposizione delle città, per lo
sviluppo sostenibile e molto spesso questi soldi vanno persi perché le
amministrazioni non ne conoscono l’esistenza o non riescono a strutturare
percorsi per sfruttarle?
Ecco, su questo, personalmente mi sto impegnando, per far
crescere una città intelligente, una Trento del futuro che rimanga, anzi
diventi sempre più, una città godibile,
sostenibile, piacevole da vivere per i cittadini e per chi la visita o la vive
temporaneamente, come gli studenti universitari.
Con estrema semplicità, dico che mi candido al consiglio
comunale per portare avanti queste idee e proposte. Credo che i cittadini di
Trento meritino di poter vivere in una vera Smart City”.
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