Sabato si è tenuta la raccolta firme per la petizione predisposta dai Verdi del Trentino, che chiede alla provincia di Trento di istituire un tavolo tecnico per analizzare i vari percorsi sostenibili per la chiusura del ciclo dei rifiuti. come noto, la provincia di Trento vorrebbe realizzare un impianto di produzione di CSS (COMBUSTIBILE SOLIDO SECONDARIO). I Verdi del Trentino criticano questa scelta,poiché tale ciclo prevede ancora la combustione dei residui dei rifiuti, causando danni ambientali. Inoltre, per stessa ammissione della provincia, allo stato attuale non si sa nemmeno che collocazione sul mercato potrebbe avere questo CSS, poiché pare che i cementifici trentini non lo vogliano bruciare, avendo operato altre scelte. La locazione dell'ipotetico stabilimento previsto dalla provincia di Trento sarebbe presso Ischia Podetti, sito a forte rischio in caso esondazione del fiume Adige. I Verdi del Trentino hanno anche lanciato una proposta alternativa, che prevede la realizzazione di uno stabilimento industriale per la produzione di granulati plastici che diverrebbero materia prima-seconda per la costruzione di attrezzature quali panchine, pavimentazioni stradali e come aggregante per miscele cementizie. Tali prodotti hanno già un mercato consolidato e la richiesta è in forte crescita. Il sito potrebbe essere individuato presso l'attuale sede Whirlpool, ma questa è solo un'ipotesi di locazione, per abbinare un'area industriale in progressivo abbandono al suo riutilizzo con la gestione dei rifiuti. La petizione per la quale i Verdi sono scesi in piazza, riguarda la specifica richiesta di istituzione di un tavolo tecnico provinciale, al quale dovrebbero presenziare tutti gli attori del sistema: associazioni ambientaliste, forze politiche e università trentina. Si potrebbe dare una scadenza temporale, dopo la quale potrebbero essere individuate le reali soluzioni ecosostenibili che la provincia stessa potrebbe mettere in programma. Per ora, la provincia persevera nel suo percorso, continuando sulla strada del diniego del dialogo e del confronto, che nel passato ha portato a dure lotte, fermando anche la costruzione di un inceneritore. La petizione vuole richiamare la politica ad un momento di serio confronto tecnico, condiviso e ragionato.
E' possibile firmare la petizione su AVAAZ, oppure
direttamente dal mio blog (trovate il link in alto a destra) oppure dal sito www.verdideltrentino.net
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