Il quarto
piano provinciale dei rifiuti, recentemente presentato dall’assessore Gilmozzi,
ha suscitato l’interesse di molte associazioni ambientaliste, ma solamente di
poche forze politiche. Venerdì 28 febbraio, come Verdi del Trentino, abbiamo
proposto un incontro-dibattito sul tema, portando la nostra proposta e
analizzando i contenuti del piano proposto dalla giunta provinciale. Erano
presenti le associazioni ambientaliste Italia Nostra, Legambiente,
Coordinamento Trentino Pulito, Nimby Trentino, molti cittadini interessati e
alcuni esponenti politici come Rodolfo Borga della Civica Trentina, Mario
D’Alterio e Alessio Hueller del M5S e naturalmente gli organizzatori, il
sottoscritto e Lucia Coppola dei Verdi del Trentino.
Sul tavolo
anche la nostra proposta, che nemmeno è stata presa in considerazione dalla
politica provinciale, bollata come insostenibile, ma senza produrre dati a
sostegno di questa presunta insostenibilità; eccola qui riassunta:
•
STABILIMENTO
INDUSTRIALE DI TRATTAMENTO DEL RESIDUO PER PRODUZIONE MATERIE PRIME SECONDE; IL
MERCATO È GIA’ IN GRADO DI ASSORBIRE I PRODOTTI CREATI ( MISCELE PER
L’EDILIZIA, PLATICHE DI SECONDO GRADO)
•
RIQUALIFICAZIONE
DI SITI ESISTENTI SENZA COSTRUIRE NUOVE STRUTTURE (Whirlpool era una proposta,
ma esistono una marea di altri capannoni in disuso; perché costruire nuove
strutture?)
•
SVILUPPO
OCCUPAZIONALE: STIMA DI 120/150 POSTI DI LAVORO! Non mi sembra una proposta
fuori schema, dati i risultati occupazionali in calo!
•
PROGETTO
INNOVATIVO DA ESPORTARE COME MODELLO VIRTUOSO (fondi europei possibili); il sistema da noi proposto potrebbe dare
accesso a fondi dell’Unione Europea, poiché rientranti in pieno nel percorso
indicato dalle priorità delle direttive europee, cosa invece non fattibile con
il sistema proposto dalla provincia, che sarebbe in pieno carico alle tasche
dei cittadini.
Nel
dibattito sono emerse molte contraddizioni al piano provinciale dei rifiuti
proposto, che qui sintetizzo:
-
NON
SI VALUTANO INVESTIMENTI PER LA RIDUZIONE ALLA FONTE, ELEMENTO PRINCIPALE NELLA
SCALA GERARCHICA IMPOSTA DALLE NORMATIVE EUROPEE.
-
APPROCCIO
OBSOLETO: NIENTE INCENERITORE, MA PRODUZIONE DI COMBUSTIBILE SOLIDO SECONDARIO SEMPRE
DA BRUCIARE CON PERICOLI PER LA SALUTE E L’AMBIENTE SCARSAMENTE
VALUTATI NEL PIANO. INOLTRE MANCA UN’ANALISI AMBIENTALE QUALORA I CSS VENISSERO
BRUCIATI NEI CEMENTIFICI DI SARCHE E TASSULLO, ZONE AD ALTA CONCENTRAZIONE DI
COLTURE AGRICOLE DI PREGIO.
-
SI
VUOLE PRODURRE UN PRODOTTO (CSS) CHE NON SI SA ANCORA DOVE PIAZZARE : I
CEMENTIFICI LOCALI NON SEMBRANO, PER ORA, INTENZIONATI A BRUCIARE TALE PRODOTTO E QUINDI
QUALE INDAGINE DI MERCATO E’ STATA CONDOTTA PER PIAZZARE IL PRODOTTO? ANCHE SU
QUESTO VERSANTE MANCANO DATI CHE INDICHINO LA QUALITA’ DEL PRODOTTO CSS E
QUINDI NON SI SA CHE TIPO DI PRODOTTO SI POSSA COLLOCARE.
-
COSTRUZIONE
DI NUOVI INSEDIAMENTI (ISCHIA PODETTI?: PERICOLO IN CASO DI ESONDAZIONE
DELL’ADIGE) INVECE CHE SFRUTTARE SITI DISMESSI (WHIRLPOOL È SOLO UNA PROPOSTA,
MA ESISTONO ANCHE MOLTI ALTRI CAPANNONI DISMESSI).
-
NESSUNA
APERTURA TECNICA A VALUTAZIONI
INNOVATIVE; STESSO APPROCCIO COME PER L’INCENERITORE! GLI ERRORI NON INSEGNANO?
-
FONDI
EUROPEI SOLO PER CHI RISPETTA LA GERARCHIA PER LA CORRETTA
GESTIONE DEI RIFIUTI! È POSSIBILE AMBIRE A FONDI EUROPEI PER IL SISTEMA INNOVATIVO PROPOSTO DAI VERDI ; LA COSA
INVECE NON RIENTRA NEL PIANO PROVINCIALE!
Dal
dibattito è emersa la necessità di approfondire tali temi, che la provincia
sta, per l’ennesima volta, sottovalutando, gestendo la partita rifiuti in
solitaria e con lo stesso meccanismo che ha visto la precedente gestione sulla vicenda
inceneritore. Sembra che importi a pochi la questione, visto che i partiti con
le loro segreterie, che ieri erano tutti stati invitati al dibattito, latitano
e non prendono in carico il problema. I convenuti alla riunione di ieri
auspicano l’apertura di un vero e proprio tavolo tecnico, dove si possano sedere
tutti gli attori: provincia, comuni, associazioni, partiti; un dibattito
aperto, con una chiara scadenza temporale e, alla fine del percorso, possa
essere elaborata una strategia condivisa che preveda una strutturazione di
tutto il sistema provinciale di gestione dei rifiuti.
Per
sollecitare la provincia ad aprire tale dibattito, è stata avviata una
petizione on-line, che trovate sui seguenti siti:
Sottofirmando
la petizione si chiede alla giunta provinciale di istituire un tavolo tecnico
per valutare tutte le soluzioni possibili, favorendo quelle a minore impatto
ambientale e che mettono in campo il recupero della materia e non la
combustione. Sollecitiamo tutti ad aprire questo dibattito, al fine di definire
la questione in maniera scientifica e non approssimativa come sta avvenendo con
la proposta di aggiornamento che la provincia vuole avanzare; una proposta che, ancora e per l’ennesima volta,
non è esaustiva, è piena di contraddizioni e priva di analisi complete e
sostenibili. Avvallando tale proposta, come molti partiti stanno facendo senza
analizzare nel dettaglio i contenuti, si scarica un problema che ritornerà nei
prossimi anni, poiché mancano troppi dati e vi sono troppe approssimazioni
grossolane. Apriamo il dibattito subito, coinvolgiamo tecnici, associazioni,
università e politica; per un Trentino davvero all’avanguardia e non solo a
parole.
Marco Ianes
– co-portavoce VERDI DEL TRENTINO
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento ANONIMO,volgare e/o offensivo sarà cestinato. I commenti saranno moderati per evitare offese a persone o volgarità; saranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi o volgari;si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice; il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi.