ECCO IL MIO DOCUMENTO CONGRESSUALE presentato all'assemblea elettiva dei VERDI DEL TRENTINO.
Carissime e
carissimi,
prima di
tutto: ”GRAZIE!”
Grazie al nostro presidente uscente, Aldo Pompermaier, che ha
saputo sempre trasmettere entusiasmo,
coinvolgimento e passione; grazie a Marco Boato, grande uomo di cultura e vero
appassionato di politica, sempre attivo come un eterno giovane! Grazie alla
cara amica Lucia Coppola, con la quale ho condiviso, fin dall’inizio, il
percorso della costituente ecologista; permettetemi anche di ringraziare
Michele Trainotti, che ha fatto da coordinatore del programma della costituente
ecologista, base fondante sulla quale lavoreremo ancora per rilanciare il
nostro movimento. Grazie a tutti, per il coinvolgimento spontaneo e davvero
amichevole che ho sempre trovato fin dall’inizio del mio percorso con voi.
Come sapete,
mi sono avvicinato alla costituente ecologista, spinto da un interesse profondo
per questo percorso aggregante che stava prendendo forma, coinvolgendo
associazioni e persone che credevano di creare qualcosa di nuovo, di inedito,
di travolgente sotto il profilo dell’innovazione politica.
Sappiamo
bene quanto difficile sia stato cercare di avvicinare persone e associazioni,
per tentare di dare un volto politico coeso alle tante anime che compongono il
mondo ambientalista ed ecologista. Ma sappiamo altrettanto bene che, la
coesione, è un concetto assai difficile da mettere in pratica, quando si parla
di rappresentanza politica.
Abbiamo
fatto un percorso molto impegnativo, che non ha certamente portato i risultati
che avevamo in progetto, quando è partita l’avventura della costituente
ecologista. Eppure, siamo qui, con persone nuove che partecipano attivamente a
questo percorso politico, altrettanto difficile e in perenne salita. E con
altrettante persone che testimoniano un impegno sempre presente, con i Verdi
del Trentino.
Ma chi siamo
noi, ora? Cosa vogliamo fare, quali obiettivi dobbiamo porci per poter dare un
senso al nostro impegno? Ecco, sono queste le domande essenziali alle quali
dovremo rispondere nel percorso che avviamo oggi.
Le recenti
elezioni provinciali non hanno certo premiato il nostro impegno, basato su un
programma vero, costruito con passione, da un folto gruppo di persone che
credevano e, spero credano ancora, nella possibilità che una conversione
ecologica sia davvero possibile. Siamo stati penalizzati perché, ne sono
pienamente convinto, non siamo riusciti a farci capire, non siamo riusciti a
trasmettere i concetti del nostro essere politici in maniera diversa dai soliti
canoni proposti da altre forze politiche. Forse, anche in questo campo, siamo
troppo avanti per essere capiti facilmente; e su questo dovremo certamente
lavorare; rendere le nostre proposte più facilmente comprensibili, più alla
portata di tutti.
Da qui,
oggi, dobbiamo ripartire; abbiamo un percorso programmatico che è molto
interessante, non certo completo, anzi aperto a suggerimenti, integrazioni e
miglioramenti continui, che dobbiamo cogliere dai territori in cui viviamo ed
operiamo.
E proprio
dai territori dobbiamo riaccendere la vitalità del nostro movimento; è necessario
che tutti ci sentiamo coinvolti nel percorso
politico che vogliamo proporre, come linea innovativa e di speranza; se
ognuno di noi si sente promotore forte dei propositi che abbiamo, allora
riuscirà anche a coinvolgere amici, conoscenti , simpatizzanti e, magari, altre
forze politiche che potrebbero convergere sui nostri programmi e non solamente
scopiazzarli. Perché non penso sia possibile rimanere insensibili ad un
programma politico come il nostro; un programma politico che mette al centro
dell’attenzione la salute, la tutela dell’ambiente in cui viviamo, l’essere
persone in cammino verso un futuro migliore; un programma politico che vuole
essere promotore di una visione radicalmente diversa delle prospettive future.
Un programma
che non si limiti a ridurre gli investimenti sulla scuola, sulla sanità, sul
recupero ambientale e la salvaguardia del patrimonio, come spesso si vede fare
dalla politica attuale, al solo fine di tentare di mettere a pareggio i
bilanci, in maniera dissennata e senza logica; un programma, invece, che vuole guardare al futuro con ottimismo,
orientando le sempre più scarse risorse disponibili verso investimenti che abbiano un senso e una logica davvero
sostenibile.
Un programma
in continua evoluzione, fatto da noi tutti, per tutti i cittadini. E per questa
grande ambizione, che dobbiamo avere e coltivare, c’è la necessità del massimo
impegno da parte di tutti. Non possiamo pensare di adagiarci su coalizioni o
alleanze per cercare di trasmettere il nostro progetto; questo è impensabile e
improponibile; se così facessimo potremmo essere destinati ad una reale
“estinzione” politica; potrebbe sempre prevalere il triste dogma del “voto
utile”, dato ai grandi partiti mangia piccoli, con le solite scuse di evitare
dispersioni di voto! Con le solite scuse accampate anche, a volte, da chi si
professa nostro partner per accattivarsi voti di sostenitori di una politica
sociale ed ambientale a noi vicina, salvo poi, una volta raggiunto l’obiettivo,
mascherare il tutto con interventi che vanno in senso opposto. Noi ,portatori
di politiche innovative, ecosostenibili, utili per il momento elettorale, utili
magari per darsi una credibilità nuova, appannata da un passato non certo
ecosostenibile, ma subito prontamente scaricati quando il “voto utile” ha
prodotto l’effetto desiderato.
Dobbiamo
risultare più incisivi nelle proposte programmatiche, più appetibili anche per
i partners politici, che ci devono apprezzare per l’intraprendenza politica e
per la capacità di essere sempre portatori di idee sostenibili e coinvolgenti.
Anche mettendo in conto qualche sconfitta, anche mettendo in conto scelte
difficili, anche criticando con lucidità e senza sudditanza percorsi che non
sono compatibili con il nostro programma e con il nostro essere “VERDI DEL TRENTINO”!
Siamo i
“VERDI DEL TRENTINO” e di questo dobbiamo essere orgogliosi e dobbiamo portare
avanti le nostre idee, le nostro proposte, ben consci del nostro momento
difficile, ma altrettanto determinati nel portare avanti la proposta politica
che ci caratterizza.
Per
coltivare queste ambizioni di sviluppo politico, come ho già accennato, è
necessario ed indispensabile ripartire con la promozione territoriale del
nostro movimento e del nostro pensiero politico. Solo così potremo recuperare
credibilità e sostegno da parte dei
cittadini e, di conseguenza, anche da parte delle altre forze politiche, sia
alleate che avversarie.
Da subito,
se vorrete darmi la fiducia per il ruolo di vostro portavoce e rappresentante,
assieme alla cara amica Lucia, chiederemo
a ciascuno di noi di mettere impegno, cuore e cervello, per poter
sviluppare eventi, manifestazioni, interventi pubblici, che devono mettere al
centro la nostra proposta, le nostre idee e le nostre persone.
Da subito è
necessario ricalibrare la nostra presenza mediatica, sfruttando sapientemente i
grandissimi potenziali che la rete mette a disposizione.
Su questi
due percorsi di divulgazione e promozione dobbiamo investire tempo e idee; e su
questi due percorsi, ognuno di noi dovrà necessariamente collaborare per dare
il proprio contributo, partecipando, sollecitando, anche criticando, se in
maniera costruttiva.
Abbiamo di
fronte alcune sfide importanti; a livello internazionale ci saranno le elezioni
europee, a livello nazionale è presumibile che si avvicinino pure le elezioni
politiche, a livello locale abbiamo in arrivo le elezioni comunali; non
dobbiamo solamente focalizzarci su impegni costruiti qualche settimana prima di
questi eventi; commetteremmo un grave errore!
Dobbiamo essere capaci di infondere la sicurezza della nostra presenza,
la certezza del nostro essere presenti SEMPRE per portare avanti un modello
politico diverso e innovativo.
Certo,
questo percorso costa molto, in impegno, in energia e anche in termini
economici.
Non avrei
mai accettato di candidarmi al ruolo di vostro portavoce, di vostro
rappresentante, se non fossi davvero convinto che, tutti assieme, ognuno con le
proprie competenze e con le proprie disponibilità, possiamo davvero proporci
come forza determinante per un cambiamento, per una reale conversione
ecologica. E proporci anche ad eventuali
futuri alleati, come punto di riferimento per dare ispirazione per
progetti innovativi e credibili, senza
preclusione per alcuno, ma prestando attenzione a non spostarci dai nostri capisaldi
programmatici.
Se,
davvero, crediamo che il nostro
movimento possa ancora esistere, per proporre idee e persone credibili, insieme
dobbiamo lavorare, presenziando su ogni tema che riguardi scuola,
lavoro,sanità, ambiente, territorio, industria e commercio e tutto ciò che
riguarda la vita comune ; avvicinandoci alla gente, con umiltà e con
predisposizione all’ascolto e pronti a dare risposte e proposte. Con continuità, con perseveranza, non certo
solamente a ridosso degli eventi elettorali. Questo è il tempo di rimboccarci
le maniche tutti quanti, assieme, per recuperare il nostro senso di
appartenenza ad una politica vicina alla gente, vicina ai reali problemi che
essa vive giornalmente. Se saremo capaci di mettere in campo iniziative di
informazione e di proposte con metodi
popolari, potremo certamente ambire a riconoscimenti politici che premino le
nostre visioni di percorsi sostenibili, per una vera e reale conversione
ecologica fatta dal basso, ma per questo più forte, più radicata e molto coinvolgente.
Marco Ianes
– portavoce Verdi del Trentino.
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