In merito all’incidenza dei costi del fotovoltaico sulla bolletta, è bene chiarire come è composta, in Euro, la componente “fonti da energia rinnovabile e assimilate”. Riporto qui alcuni dati, facilmente verificabili cercando un po’ tra i meandri dei dati, anche a volte occultati ad arte da chi vuole lanciare messaggi roboanti per sostenere tesi a favore della produzione energetica termoelettrica o, peggio, riportare in discussione il nucleare, che abbiamo bocciato democraticamente un anno fa con un referendum popolare.
L’associazione per le energie rinnovabili (APER) ha condotto uno studio con dati assolutamente dimostrabili e verificabili; ecco di seguito quanto realmente il cittadino deve sostenere gli incentivi dedicati alle fonti rinnovabili.
Considerando una bolletta media di 425 E/anno si può vedere come 31 E siano destinati alle voci A3, A2 e MCT. Dietro queste sigle si nascondono varie spese che nulla hanno a che vedere con le fonti rinnovabili:
- 5,2 E sono destinati allo smantellamento delle centrali nucleari. Considerato che le 4 centrali italiane sono state “spente” nel lontano 1987, si può facilmente intuire quale sia l’enorme spreco di denaro anno dopo anno per la messa in sicurezza e la gestione (impossibile) del problema scorie;
- 2,8 E vengono regalati alla grandi imprese energivore, come cementifici e acciaierie, per fornire loro energia a basso prezzo. L’Unione Europea ha già multato varie volte il nostro Paese perché questa è una pratica di concorrenza sleale;
- 8,4 E vengono destinati alle cosiddette “assimilabili” ovvero all’energia prodotta bruciando i rifiuti (inceneritori) e gli scarti dei processi di raffinazione del petrolio. In 9 anni sono stati spesi 33 Miliardi di Euro per sovvenzionare questa energia, altamente inquinante e fonte di gravissime patologie.
- Rimangono quindi meno di 15 Euro all’anno, pari a 1.25 Euro/mese, di fondi realmente spesi per le rinnovabili e solo parte di questi fondi vanno al fotovoltaico.
Dunque, ecco rivelati i veri costi del fotovoltaico sulla bolletta!!! Vi sembra davvero che possano incidere così significativamente sugli aumenti che ci propinano?
Questi dati sono reali e, come diceva tempo fa il ministro Romani che il 7% in bolletta è per pagare gli incentivi è vero; si dovrebbe però spiegare che questo 7% è suddiviso per sostenere le fonti rinnovabili, ma anche le centrali a carbone, la costruzione degli inceneritori e questo dato si può facilmente vedere sul sito governativo AEEG.
Se nei prossimi mesi la bolletta sarà più pesante non sarà certo per colpa del fotovoltaico ma dell’andamento del prezzo del petrolio al quale il prezzo dell’energia è strettamente legato: di contro se avessimo avuto una maggiore potenza installata da fonti rinnovabili, tale dipendenza sarebbe molto ridotta.
Si dimentica poi di ricordare che il settore fotovoltaico produce gettito per le casse dello Stato e allo stesso tempo la distribuzione di incentivi ad impianti medi e piccoli significa tenere la ricchezza sul territorio.
Secondo Asso Energie Future lo sviluppo dell’energia solare costerà 1,7 euro a famiglia in bolletta elettrica. Il dato smentisce evidentemente quanto sostenuto nella valutazione dei costi delle rinnovabili fatte dal GSE, in cui si prospetta una stangata sulle bollette a causa dell’alto costo degli incentivi. Inoltre, l’obiettivo di avere 8000 megawatt installati entro il 2020 è mediocre, basti pensare che la Germania punta a installare 52.000 megawatt e a oggi ne ha già installati 18.000 megawatt, introducendo anche un percorso di smantellamento del nucleare.
Nel 2020 il fotovoltaico ha portato nelle casse dello Stato circa 50 miliardi di euro e ingloberà tra i 210 mila e i 215 mila nuovi addetti nei prossimi 9 anni per un costo globale di 1,7 euro per famiglia. Dunque, già subito si potrebbero risparmiare 3 miliardi di euro se tutto il papocchio delle assimilate fosse estrapolato dalle rinnovabili, come sostiene Francesco Ferrante (PD):
“Tra gli oltre 3 miliardi di euro non destinati alle rinnovabili che hanno gravato sulle bollette elettriche degli italiani nel 2010 vi sono ben 285 milioni che sono destinati all’eredità nucleare; oltre 1,2 miliardi di euro per il famigerato CIP6, che, seppur in esaurimento, ancora nel 2010 incentivava le cosiddette assimilate, un incentivo al fossile in verità. Inoltre sono da conteggiare le agevolazioni che riguardano le Ferrovie dello Stato, e che lo scorso anno ammontavano a 355 milioni di euro. Tutti oneri, questi, che più correttamente dovrebbero essere sostenuti dalla fiscalità generale, e non in proporzione ai consumi elettrici.”
Davvero credete ancora alla bufala che sia il fotovoltaico con i suoi incentivi, a far crescere la bolletta? Se così credete, allora documentatevi meglio, per capire cosa state pagando veramente in bolletta!
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