"Le idee fanno grandi gli uomini; gli uomini possono rendere grandi le idee, realizzandole!" (Marco Ianes)


mercoledì 24 luglio 2013

Green Italia denuncia possibile blitz estivo per tassare le rinnovabili

La neonata associazione Green Italia, di cui fanno parte gli ex esponenti
ambientalisti del Partito Democratico Francesco Ferrante e Roberto Della Seta, ha
denunciato la possibilità che il governo possa introdurre con un blitz estivo una tassa
sulle energie rinnovabili. Secondo Ferrante, che cita un’intervista al quotidiano la
Repubblica del vicepresidente di Confindustria, Aurelio Regina, i segnali di un’ulteriore
offensiva alle rinnovabili si starebbero moltiplicando negli ultimi tempi. Nella sua
intervista a Repubblica, Regina ha infatti auspicato che l’Italia possa prendere
esempio dalla Spagna, che ha recentemente introdotto una riforma energetica che ha
fortemente penalizzato le rinnovabili, e che si agginga a far pagare i costi di
dispacciamento anche ai produttori da fonti rinnovabili e che gli stessi produttori
debbano anche contribuire «al mantenimento di un sistema di riserva, costituito anche
da centrali termoelettriche, per evitare di rimanere al buio quando sole e vento
spariscono».
«Diciamo no – hanno dichiarato Ferrante e Della Seta – a qualsiasi forma di intervento
retroattivo messo in campo per penalizzare le rinnovabili e favorire le fonti fossili,
proposte condite sempre da recriminazioni sugli incentivi che peserebbero troppo sulle
nostre bollette».
Alla fine dello scorso giugno, nella versione definitiva del cosiddetto «Decreto del
fare», quella cioè firmata dal Presidente della Repubblica e pubblicata in Gazzetta
Ufficiale, l’addizionale Ires (Robin Tax) è stata estesa anche alle aziende del settore
energetico che abbiano un volume di ricavi superiore a 3 milioni di euro e un reditto
imponibile superiore a 300mila euro. Al momento dell’approvazione del decreto,
tuttavia, diversi esponenti del governo avevano assicurato che la Robin Tax non
avrebbe toccato le rinnovabili.
Tale tassa, che era stata concepita originariamente solo per le aziende petrolifere, era
stata precedentemente estesa alle aziende del settore energetico i cui ricavi superino i
10 milioni di euro e con un reddito imponibile oltre il milione nell’agosto del 2011.
L’attuale abbassamento della soglia di fatturato farà rientrare molte aziende del
settore delle rinnovabili e del fotovoltaico nel campo di applicazione della tassa.

fonti: www.greenitalia.org
www.greenitalia.org/ferrante-e-della-setaconfindustria-vuole-tassare-le-rinnovabili-per-
favorire-gli-idrocarburi/
Marco Ianes - Trento

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