Ho appreso, con sgomento, che EUROBRICO ha commercializzato un kit "fai da te" per installare l'impianto fotovoltaico sulla propria abitazione! Ecco le mie considerazioni, esternate al giornale TRENTINO, in seguito all'articolo che annunciava il grande evento!
Egregio Direttore, mi permetta di inviarle alcune considerazioni in merito all’articolo a firma della giornalista Marika Caumo, in merito ad un presunto “kit fai da te” commercializzato da una nota azienda di bricolage e similare.Pongo alcune questioni, non da poco, che riguardano l’impiantistica elettrica: secondo il DM37/08 gli impianti fotovoltaici possono essere progettati ed installati solo da persone con i requisiti tecnici riconosciuti (per progettisti laurea o diploma ed iscrizione al rispettivo ordine professionale, mentre per l'installazione si parla di imprese iscritte alla camera di commercio/artigiani, in possesso appunto dei requisiti tecnici di elettricista); secondo tale DM 37/08 a fine lavori dovrà essere redatta una dichiarazione di conformità; chi la firmerà in caso di posa fai da te? Chi timbrerà il progetto in caso di posa fai da te? Senza questi documenti il GSE non riconoscerà le tariffe incentivanti ai sensi del famoso "conto energia". Il kit fai da te è, molto probabilmente, fuori norma e fuori legge in partenza! Poi, altra questione: come si fa a sapere se il kit fotovoltaico acquistato è idoneo per il tipo di tetto sul quale dovrebbe essere installato? E se il tetto è soggetto a tutela paesaggistica, chi farà le pratiche per ottenere i permessi? Mi sembra davvero l'ennesima truffa ai danni dei poveri utenti che credono di risparmiare, ma in realtà si troveranno con sotto-prodotti e con guai burocratico-amministrativi a non finire. Altra questione: chi andrà sul tetto a montare il kit fai da te? Con il rispetto di tutte le norme di sicurezza previste per i lavori in altezza, o mettendo a rischio l'incolumità dell'installatore improvvisato e magari anche poi di chi vive nella casa, per un montaggio magari eseguito non proprio a regola d'arte? L’impianto fotovoltaico mette in gioco tensioni a volte molto pericolose: per un impianto domestico, mettendo in serie i pannelli, si raggiungono tensioni anche di 250-300 V; tali tensioni sono pericolose per la sicurezza delle persone e fanno rientrare i lavori nel campo di una normativa particolare, che regolamenta i “lavori sotto tensione”, che possono essere eseguiti solo da persone esperte e qualificate ( la norma dice proprio così!); ma ce lo vedete voi, l’artigiano “fai da te”, che sbaglia un collegamento e rimane fulminato sul posto, oppure subendo gravi traumi, non sapendo nemmeno da dove è arrivata la scossa?Questa iniziativa è a dir poco scellerata e pericolosissima, per la sicurezza più che per il mercato del settore; per la sicurezza degli installatori improvvisati e per la sicurezza degli impianti in generale. Qui non si tratta di bricolage, di cambiare una portina di un mobile o di installare un lampadario! Qui si tratta di impianti tecnologici particolari, che richiedono preparazione settoriale e grande attenzione e conoscenza dei pericoli reali. Un'ultima domanda: montereste mai una caldaia a gas con il "kit fai da te"? Se la risposta è no, per ovvi motivi di sicurezza e corretto funzionamento, perché con impianti elettrici e fotovoltaici si vuole improvvisare?
non hai tutti i torti ma sottovaluti i piccoli artigiani che pur non avendo titoli cartacei hanno tutte le capacità tecniche necessarie per una corretta installazione
RispondiEliminaGli unici ad avere le capacità riconosciute a titolo di legge sono gli artigiani regolarmente iscritti alla camera di commercio, industria ed artigianato ed in possesso dei requisiti ai sensi del D.M.37/08 (ex legge 46/90); gli altri magari hanno le capacità tecniche, ma non sono in regola con le disposizoni di legge o operano "in nero", magari dopo il lavoro retribuito e rubando lavoro agli artigiani in regola!!!E questa non è un'opinione mia, ma legge dello Stato italiano...
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