Diossina a livelli preoccupanti in Trentino.
È notizia di questi giorni che la diossina, in Trentino, ha raggiunto valori preoccupanti e minacciosi per la salute pubblica e, tale situazione, ci ha permesso di balzare in vetta alla triste classifica dei luoghi più inquinati d’Italia. Stupisce moltissimo che, chi deve gestire la cosa, cioè i nostri governanti, invece di preoccuparsi e avviare un serio confronto con gli attori in causa, magari coinvolgendo esperti veri al fine di cercare strade diverse per migliorare la situazione, invece gridino all’allarmismo strumentale. Stupisce anche che vi siano consiglieri provinciali che si dichiarano contrari all’inceneritore, ma poi, per ammorbidire la loro posizione nei confronti della maggioranza a cui appartengono, dicano anche che, tutto sommato, l’inceneritore previsto non peggiorerà di molto la situazione, pur riconoscendo che essa è già grave. Ma come, scusate, se è già grave così, anche solo un po’ di più la renderebbe gravissima! E poi in base a quali dati questi esponenti politici supportano la loro tesi di poca pericolosità e di scarsa incidenza sullo stato futuro, con la costruzione di un inceneritore? Queste persone hanno forse dati analizzabili che noi comuni cittadini non conosciamo? Se è così sarebbe meglio se li mettessero a confronto e a disposizione, così potremmo capire il perché un futuro inceneritore non dovrebbe aggravare di molto la situazione, già di per se molto grave. Si continua a parlare di falso allarmismo da parte di medici e associazioni ambientaliste che, però, a supporto delle proprie tesi hanno sempre portato dati pubblici, in tutte le serate proposte; ma i dati oggettivi e analizzabili a supporto delle teorie pro-inceneritore, chi li ha mai visti? Senza allarmismo, ma mi piacerebbe capire con dati e analisi e non per opinioni semplicistiche dettate dagli umori dei singoli o, peggio, per colore di bandiera politica. Basta decisioni prese con l’enunciazione e senza supporto di dati scientifici: non sulla salute di tutti noi, con questa non scherziamo, per favore; questi non sono falsi allarmismi, ma serie motivazioni per rivedere la politica ambientale del nostro amato Trentino, che si appresta ad incrementare la presenza di diossina, costruendo un inceneritore del tutto inutile, con spreco di denaro pubblico, sia per la costruzione vera e propria, da ritenersi inutile e superflua oltre che tecnicamente obsoleta, sia per la successiva spesa sanitaria che sarà incrementata per l’ulteriore crescita di patologie più o meno gravi determinate dall’inevitabile aumento dell’inquinamento. Un tavolo tecnico scientifico qualificato, ecco cosa servirebbe davvero e non propagande semplicistiche a sostegno di posizioni politiche non più condivisibili. Lo chiediamo da tempo come associazioni ambientaliste ma, si sa, noi facciamo solo allarmismo!
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