Lasciamo perdere le considerazioni sulla salute dei cittadini, in merito all’inceneritore! Non perché non siano importanti, tutt’altro, perché è ormai noto a tutti in maniera inequivocabile, che l’inceneritore aumenta in maniera esponenziale l’inquinamento e aggrava la situazione ambientale trentina, con logico e conseguente aumento del pericolo di malattie polmonari e sviluppo di neoplasie. Vorrei spostare la riflessione su altri punti, che potrebbero determinare altre motivazioni a sfavore della realizzazione di un inceneritore a Trento. L’inquinamento delle colture, dei vigneti e dei meleti della zona potrebbero danneggiare seriamente l’immagine del Trentino produttore di ottimi vini e ottime mele! Ma ci avete pensato se, dopo qualche anno di attività dell’inceneritore si scoprisse che le colture sono inquinate, che tremendo colpo sarebbe per l’economia trentina? E poi ancora: il turismo. Aria di montagna, fresca e frizzante dei monti del Trentino; ci pensate se, sempre tra qualche anno, si scoprisse, come probabilmente sarà, l’aria del Trentino non sarà più così appetibile per venire a sciare, o per andare al lago? Che altro tremendo colpo per l’economia del Trentino. Da qualsiasi parte si voglia guardare, in qualsiasi campo si voglia analizzare la questione, si trovano validi motivi per contrastare quest’opera faraonica voluta a tutti costi. Già, i costi; ma siamo sicuri di aver fatto bene i conti o abbiamo solo valutato i costi “spiccioli” per la costruzione? E tutto il resto? Tutti i costi accessori, derivati dai danni che nel tempo si avranno, come sono stati considerati? Mi sembra che le valutazioni siano state molto superficiali e per nulla tese a cercare soluzioni alternative che non mettano a rischio l’incolumità della popolazione in primis e dell’economia trentina poi. Altre alternative ci sono, anche se continuano a dirci di no; la differenziata spinta potrebbe portare all’inutilità dell’opera; la realizzazione dell’opera, invece, sicuramente porterà ad uno stop o addirittura ad una recessione della raccolta differenziata: a Brescia si attesta sul 40%: ovvia conseguenza della scelta di incenerire. Per ultimo, concludo dicendo che, finché l’inceneritore non è costruito possiamo ancora cambiare idea; non condivido l’idea di accettare questa decisione come definitiva e irrevocabile; la città ed il Trentino sono di tutti i trentini e non smetteremo di provare a far sentire la nostra voce di dissenso, in maniera civile e propositiva, come abbiamo sempre fatto. La nostra posizione contro l’inceneritore è sempre stata nota a tutti, dichiarata anche in fase di elezioni e condivisa da tutti. E coerentemente con questa linea, continueremo a darci da fare per portare avanti questa idea, anche se qualcuno di noi si sta perdendo per strada, come appare da un quotidiano locale di oggi, dove un iscritto critica il no all'inceneritore della nostra consigliera comunale, accusandola di aver appoggiato una mozione della minoranza; la mozione, però, non era politica, ma tecnica e se, come ribadito a Vasto, ci definiamo un partito post-ideologico, dobbiamo avere la coerenza di dare forza alle proposte di merito e intelligenti, anche se formulate dall'opposizione! Facendo diversamente avremmo dato luogo ad un comportamento non in linea con il partito, che ci chiede di fare politica con metodi diversi dai soliti schemi! Qualcun altro ha preferito lasciare l'aula, in consessi più importanti del consiglio comunale; si sappia che tale comportamento non è molto gradito al nostro elettorato, il quale ha eletto i propri rappresentanti per prendere decisioni e posizioni inequivocabili, soprattutto su temi delicati come quello dell'inceneritore! Troppo comodo dire di NO quando si è all'opposizione; bisogna continuare nelle proprie idee anche con i fatti, anche quando si è forza di maggioranza, facendo "opposizione all'interno della maggioranza", come ci disse Leoluca Orlando, nella sua ultima visita in campagna elettorale per le comunali. Troppo comodo alzarsi e non esprimere il voto! Troppo comodo "non disturbare", con il dissenso chiaro ed inequivocabile, i potenti della maggioranza! Questa non è la politica di Italia dei Valori!
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"Le idee fanno grandi gli uomini; gli uomini possono rendere grandi le idee, realizzandole!" (Marco Ianes)
domenica 1 novembre 2009
1 commento:
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Da L'Adige del giorno 09.09.2009:
RispondiElimina"Sull'argomento interviene anche la consigliere comunale dell'Italia dei Valori, Giovanna Giugni, che ricordando la Convenzione di Aarhus per la trasparenza nei processi decisionali propone la formazione di Comitati locali di informazione che dovrebbero assistere l'amministrazione nelle scelte di forte impatto ambientale come questa."
E' un NO all'inceneritore?