"Le idee fanno grandi gli uomini; gli uomini possono rendere grandi le idee, realizzandole!" (Marco Ianes)


lunedì 8 giugno 2020

Ultime cose da fare (per ora), per progettare il futuro.

 

Siamo a fine consiliatura, peraltro già da un bel po’ di tempo.

Questa situazione di emergenza ci ha costretto al rinvio delle elezioni, ma ci ha anche consegnato responsabilità che non sono proprio comuni in un periodo di fine mandato.

Abbiamo alcuni passaggi importanti da chiudere, come la variante al PRG e l’assestamento di bilancio.

Due partite importanti per la città, solitamente trattate in piena attività ordinaria, ma questa volta “in deroga” .

Una deroga, però, che determinerà anche la possibilità di cogliere alcuni aspetti progettuali innovativi, che serviranno per tracciare un inizio di un percorso nuovo per la nostra amata città.

Il primo passaggio riguarderà l’adozione della variante al piano regolatore generale della città. Personalmente, lo ritengo un passaggio molto importante, che sicuramente mette ordine a molte zone della città che erano rimaste disordinate. Sul filo conduttore del “consumo territorio zero”, dettato dalla legge provinciale vigente, si è ben proposta la costruzione di questo PRG, che in linea generale mantiene questi criteri. Vi sono, tuttavia, delle criticità dietro l’angolo, che minano la credibilità di questo atto di regolamentazione urbana. 

In particolare a Gardolo, dove si vorrebbe procedere alla lottizzazione di un’area situata di fronte all’incantevole parco di Melta. 

Su questa zona, di pregio agricolo, si vogliono costruire abitazioni con la definizione del co-housing; appartamenti dove far convivere anziani e giovani, in sintesi. 

Progetto interessante, dal punto di vista concettuale, non fosse però, che la zona non si presta certo a simili progettualità. Sia perché troppo lontana dal centro per gli anziani, sia perché fuori dal circuito universitario per i giovani. Ecco perché molti gardoloti sono perplessi e contrari. Ecco perché si teme che, dopo qualche anno di appartamenti vuoti, i costruttori saranno inevitabilmente costretti a trasformarla in zona residenziale classica, vendendo gli appartamenti in maniera tradizionale. 

Ecco perché il progetto non è sostenibile. Spreco di territorio, camuffato da iniziativa sociale, per permettere ulteriore cementificazione. Ecco perché in consiglio comunale sarà battaglia su questo punto. E non solo su questo. In ambito di sviluppo sostenibile, pilastro nelle linee guida di questo PRG, c’era il bacino per innevamento artificiale sulla piana delle Viote del monte Bondone

È vero, in commissione urbanistica lo abbiamo stralciato, ma in consiglio c’è già chi pensa di riproporlo con centinaia di emendamenti, per ricattare la maggioranza per poter portare in approvazione il PRG. Un bacino alle Viote non ha senso, per motivi ambientali, dato che a 1500 metri di altitudine, con i cambiamenti climatici in atto, le condizioni per la neve saranno sempre peggiori; ma non ha senso nemmeno economicamente, perché non si ripagherà mai. Se proprio vogliamo ragionare per trovare un compromesso intelligente, valutiamo la riqualificazione del bacino già esistente presso Mezavia; costi e benefici, anche qui da valutare seriamente.

L’ultima partita che andremo a giocare, sarà l’assestamento di bilancio, che vedrà risorse significative da destinare alla città.

Anche qui, ci sarà discussione molto forte, tra correnti di pensiero che vedono questa opportunità come l’occasione per iniziare una progettualità diversa per il futuro, contro logiche meramente elettoralistiche che, invece, pensano sia meglio distribuire a pioggia contributi a cittadini e imprese, significativamente colpiti dalla situazione economica attuale. 

Ovvio ed evidente che chi governa la città ha ANCHE il dovere di valutare questa seconda problematica; ma lo si deve fare, però, senza la finalità di accontentare tutti perché a settembre si vota e fa comodo farsi amici gli elettori.

Credo sia necessario prendere coscienza che a settembre, con la ripresa totale delle scuole, il servizio di trasporto pubblico sarà in ginocchio, se permarranno le restrizioni previste. 

Ecco perché è indispensabile stanziare fondi rilevanti per progettare una mobilità sostenibile, ecco perché, con il collega Brugnara e gli altri firmatari, abbiamo redatto una mozione apposita, tematica, che siamo riusciti a far approvare.

 Però, è necessario anche dare seguito economico a questa proposta, perché senza gli opportuni investimenti rimarrebbe solo su carta. Nell'assestamento di bilancio che come maggioranza di governo cittadino stiamo progettando, ci sono tutti i giusti elementi di equilibrio per rilanciare la città. Sostegni alle società sportive, che perderanno sponsor nei prossimi anni, sostegni alle famiglie, sostegni alle imprese del turismo e agli esercizi pubblici, ma soprattutto investimenti per la mobilità urbana, che se ben calibrati, oltre a mitigare l’enorme impatto di traffico veicolare che comunque avremo, fungeranno da leva economica anche per attrarre un turismo attento all'ambiente.

Se, invece, cederemo a logiche vecchie di dare il contentino a pioggia, come qualche forza politica mi pare sia orientata a fare, avremo perso un’altra occasione, forse l’ultima, per generare un nuovo corso politico per la nostra città.

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