"Le idee fanno grandi gli uomini; gli uomini possono rendere grandi le idee, realizzandole!" (Marco Ianes)


martedì 23 giugno 2020

Sul PRG è necessario fare chiarezza.


Sul PRG è necessario fare chiarezza.

 A Gardolo si dimette tutto il consiglio circoscrizionale, dopo l'approvazione del Prg, che inserisce la lottizzazione di Melta.
Qui alcune mie riflessioni, avendo vissuto in prima persona la "battaglia" in consiglio comunale.

Un amico mi scrive e mi chiede perché, pur essendo contrario alla lottizzazione di Melta, alla fine ho votato a favore del Piano Regolatore.
Giusto, domanda lecita e risposta da dare per fare capire cosa significa dire si o no ad un piano regolatore.
Una piccola premessa: sono stato, e lo sono ancora, contrario alla lottizzazione di Melta; la ritengo un errore grande e grave.

Ho presentato una serie di emendamenti (emendare significa togliere qualcosa da una proposta e farne inserire un’altra, quindi diventa parte attiva del documento iniziale), che prevedevano prima di tutto lo stralcio della lottizzazione. In subordine, nel caso non fosse accettato, proponevo il contenimento della volumetria. Sono riuscito ad ottenere solo questo, cioè un piano in meno in altezza ( da 4 piani a 3 piani in pratica), almeno da ridurne l’impatto.

Cosa è successo in consiglio comunale? La lottizzazione è stata proposta dal centro destra, per essere chiari; per bloccare i lavori, loro hanno depositato oltre 1800 emendamenti che, per regolamento comunale, danno 5 minuti ciascuno per essere discussi, oltre ai 70 minuti a testa che ha ogni consigliere per intervenire. Significa bloccare i lavori d’aula e tenere il consiglio fermo per settimane. 

Ecco perché si va a trattare per chiedere cosa vogliono per ritirarli e procedere con i lavori. Un ricatto, bello e buono. Chi è in maggioranza ha due scelte: o cede al ricatto o si va avanti a discutere ad oltranza, per settimane.
Il PRG doveva essere approvato, per scadenza dei termini, entro il 29 luglio.

Il sottoscritto assieme agli altri componenti di FUTURA (5 persone), aveva proposto di sospendere la discussione del PRG, procedere la prossima settimana ( dal 22 al 25 giugno) alla discussione di assestamento di bilancio (15 milioni per la città) e poi riprendere la discussione sul PRG e andare a oltranza, evitando così i ricatti del centro destra e portando il PRG senza lottizzazione di Melta, con tutto il buono che c’è dentro.

Qui si è evidenziata la debolezza degli altri componenti della maggioranza. Nel timore di non riuscire a farcela, hanno preferito cedere al ricatto e chiudere il PRG accettando la macchia indelebile della lottizzazione di Melta.

Su questo atteggiamento mi rimane davvero un’amarezza incredibile.
Ma torno alla domanda del mio amico: perché hai votato il PRG ugualmente?
Lo spiego con alcuni numeri: 300.000 metri quadrati tolti all'edificazione e alla cementificazione con questo PRG; nuovi centri sportivi per le società dilettantistiche della città e aree ludiche a Mattarello, con lo spostamento dello stadio nella zona ex caserme, nuova cittadella del vino a Ravina, con rifacimento della viabilità a carico dei privati e a beneficio della città; stop al bacino delle Viote, tolto dal PRG definitivamente ( su questo un ordine del giorno che chiede uno studio di fattibilità in altro luogo, ma gli ordini del giorno scadono a fine consigliatura e quindi praticamente è inutile).

In sostanza lavori per imprese e quindi economia che si muove per oltre duecento milioni di euro; in un periodo di crisi come questo, davvero non mi pare poco. E il concetto di consumo limitato di territorio è realisticamente vero, giudicato nel complesso del PRG.

Secondo voi, come consigliere comunale responsabile e attento a TUTTO il bene della città, potevo non votare un PRG che mette in campo un sistema di organizzazione generale della città, che seppure con la grande macchia nera di Melta, ha pure evitato enormi altre lottizzazioni ( ripeto 300.000 metri quadrati contro circa 8500 di Melta)?  Ho scelto il male minore; certo non ho scelto il meglio, ma il male minore.

Rimane il rammarico sul fatto che si poteva, politicamente, gestire meglio i lavori d’aula, magari se fosse stata accettata la proposta di sospendere la discussione per una settimana. Ma qui, ripeto, entrano i limiti profondi di alcuni consiglieri di maggioranza, che hanno avuto paura di lottare.

Il PRG l’ho votato per i motivi di cui sopra, perché credo che chi governa la città, debba prendersi la responsabilità di decidere guardando il bene generale; e così ho fatto, inghiottendo un rospo enorme, quello relativo a Melta, che mi fa soffrire e che mi rimarrà sullo stomaco a vita, dato che ci passo davanti giornalmente.
Chi urla e strepita e mi dà del palazzinaro, non ha capito nulla di cosa significhi governare una città; si poteva fare meglio, su questo sono pienamente d’accordo; ma nella vita non sempre puoi assurgere al meglio, a volte ti devi accontentare del meno peggio.

Invece, comprendo benissimo la posizione dei consiglieri circoscrizionali di Gardolo, che si sono visti presi in giro, dopo l'espressione contraria e TOTALITARIA a quella lottizzazione; che, ripeto, si poteva benissimo evitare con una strategia politica più accorta, senza cedere ai ricatti di un centro destra che ha avuto poca attenzione ai suoi stessi rappresentanti in circoscrizione.  

Bastava credere di più nell'essere coalizione di maggioranza, bastava stare uniti nel tenere a freno le mire di Merler e Lega. Merler aveva finito i suoi interventi in consiglio comunale ( due interventi a consigliere e lui li aveva fatti), la Lega era in consiglio con soli due rappresentanti con un intervento fatto ( gli altri assenti per incompatibilità al PRG); quindi si poteva andare ad oltranza a votare tutti gli emendamenti e, nel giro di una o due settimane approvavamo il PRG senza lo scempio di Melta. A volte basterebbe un po' di coraggio. 

lunedì 8 giugno 2020

Ultime cose da fare (per ora), per progettare il futuro.

 

Siamo a fine consiliatura, peraltro già da un bel po’ di tempo.

Questa situazione di emergenza ci ha costretto al rinvio delle elezioni, ma ci ha anche consegnato responsabilità che non sono proprio comuni in un periodo di fine mandato.

Abbiamo alcuni passaggi importanti da chiudere, come la variante al PRG e l’assestamento di bilancio.

Due partite importanti per la città, solitamente trattate in piena attività ordinaria, ma questa volta “in deroga” .

Una deroga, però, che determinerà anche la possibilità di cogliere alcuni aspetti progettuali innovativi, che serviranno per tracciare un inizio di un percorso nuovo per la nostra amata città.

Il primo passaggio riguarderà l’adozione della variante al piano regolatore generale della città. Personalmente, lo ritengo un passaggio molto importante, che sicuramente mette ordine a molte zone della città che erano rimaste disordinate. Sul filo conduttore del “consumo territorio zero”, dettato dalla legge provinciale vigente, si è ben proposta la costruzione di questo PRG, che in linea generale mantiene questi criteri. Vi sono, tuttavia, delle criticità dietro l’angolo, che minano la credibilità di questo atto di regolamentazione urbana. 

In particolare a Gardolo, dove si vorrebbe procedere alla lottizzazione di un’area situata di fronte all’incantevole parco di Melta. 

Su questa zona, di pregio agricolo, si vogliono costruire abitazioni con la definizione del co-housing; appartamenti dove far convivere anziani e giovani, in sintesi. 

Progetto interessante, dal punto di vista concettuale, non fosse però, che la zona non si presta certo a simili progettualità. Sia perché troppo lontana dal centro per gli anziani, sia perché fuori dal circuito universitario per i giovani. Ecco perché molti gardoloti sono perplessi e contrari. Ecco perché si teme che, dopo qualche anno di appartamenti vuoti, i costruttori saranno inevitabilmente costretti a trasformarla in zona residenziale classica, vendendo gli appartamenti in maniera tradizionale. 

Ecco perché il progetto non è sostenibile. Spreco di territorio, camuffato da iniziativa sociale, per permettere ulteriore cementificazione. Ecco perché in consiglio comunale sarà battaglia su questo punto. E non solo su questo. In ambito di sviluppo sostenibile, pilastro nelle linee guida di questo PRG, c’era il bacino per innevamento artificiale sulla piana delle Viote del monte Bondone

È vero, in commissione urbanistica lo abbiamo stralciato, ma in consiglio c’è già chi pensa di riproporlo con centinaia di emendamenti, per ricattare la maggioranza per poter portare in approvazione il PRG. Un bacino alle Viote non ha senso, per motivi ambientali, dato che a 1500 metri di altitudine, con i cambiamenti climatici in atto, le condizioni per la neve saranno sempre peggiori; ma non ha senso nemmeno economicamente, perché non si ripagherà mai. Se proprio vogliamo ragionare per trovare un compromesso intelligente, valutiamo la riqualificazione del bacino già esistente presso Mezavia; costi e benefici, anche qui da valutare seriamente.

L’ultima partita che andremo a giocare, sarà l’assestamento di bilancio, che vedrà risorse significative da destinare alla città.

Anche qui, ci sarà discussione molto forte, tra correnti di pensiero che vedono questa opportunità come l’occasione per iniziare una progettualità diversa per il futuro, contro logiche meramente elettoralistiche che, invece, pensano sia meglio distribuire a pioggia contributi a cittadini e imprese, significativamente colpiti dalla situazione economica attuale. 

Ovvio ed evidente che chi governa la città ha ANCHE il dovere di valutare questa seconda problematica; ma lo si deve fare, però, senza la finalità di accontentare tutti perché a settembre si vota e fa comodo farsi amici gli elettori.

Credo sia necessario prendere coscienza che a settembre, con la ripresa totale delle scuole, il servizio di trasporto pubblico sarà in ginocchio, se permarranno le restrizioni previste. 

Ecco perché è indispensabile stanziare fondi rilevanti per progettare una mobilità sostenibile, ecco perché, con il collega Brugnara e gli altri firmatari, abbiamo redatto una mozione apposita, tematica, che siamo riusciti a far approvare.

 Però, è necessario anche dare seguito economico a questa proposta, perché senza gli opportuni investimenti rimarrebbe solo su carta. Nell'assestamento di bilancio che come maggioranza di governo cittadino stiamo progettando, ci sono tutti i giusti elementi di equilibrio per rilanciare la città. Sostegni alle società sportive, che perderanno sponsor nei prossimi anni, sostegni alle famiglie, sostegni alle imprese del turismo e agli esercizi pubblici, ma soprattutto investimenti per la mobilità urbana, che se ben calibrati, oltre a mitigare l’enorme impatto di traffico veicolare che comunque avremo, fungeranno da leva economica anche per attrarre un turismo attento all'ambiente.

Se, invece, cederemo a logiche vecchie di dare il contentino a pioggia, come qualche forza politica mi pare sia orientata a fare, avremo perso un’altra occasione, forse l’ultima, per generare un nuovo corso politico per la nostra città.