Sul PRG è
necessario fare chiarezza.
Un
amico mi scrive e mi chiede perché, pur essendo contrario alla lottizzazione di
Melta, alla fine ho votato a favore del Piano Regolatore.
Giusto,
domanda lecita e risposta da dare per fare capire cosa significa dire si o no
ad un piano regolatore.
Una
piccola premessa: sono stato, e lo sono ancora, contrario alla lottizzazione di
Melta; la ritengo un errore grande e grave.
Ho presentato una serie di
emendamenti (emendare significa togliere qualcosa da una proposta e farne
inserire un’altra, quindi diventa parte attiva del documento iniziale), che
prevedevano prima di tutto lo stralcio della lottizzazione. In subordine, nel
caso non fosse accettato, proponevo il contenimento della volumetria. Sono
riuscito ad ottenere solo questo, cioè un piano in meno in altezza ( da 4 piani
a 3 piani in pratica), almeno da ridurne l’impatto.
Cosa
è successo in consiglio comunale? La lottizzazione è stata proposta dal centro
destra, per essere chiari; per bloccare i lavori, loro hanno depositato oltre
1800 emendamenti che, per regolamento comunale, danno 5 minuti ciascuno per
essere discussi, oltre ai 70 minuti a testa che ha ogni consigliere per
intervenire. Significa bloccare i lavori d’aula e tenere il consiglio fermo per
settimane.
Ecco perché si va a trattare per chiedere cosa vogliono per ritirarli e
procedere con i lavori. Un ricatto, bello e buono. Chi è in maggioranza ha due
scelte: o cede al ricatto o si va avanti a discutere ad oltranza, per settimane.
Il
PRG doveva essere approvato, per scadenza dei termini, entro il 29 luglio.
Il
sottoscritto assieme agli altri componenti di FUTURA (5 persone), aveva proposto di
sospendere la discussione del PRG, procedere la prossima settimana ( dal 22 al
25 giugno) alla discussione di assestamento di bilancio (15 milioni per la
città) e poi riprendere la discussione sul PRG e andare a oltranza, evitando
così i ricatti del centro destra e portando il PRG senza lottizzazione di
Melta, con tutto il buono che c’è dentro.
Qui si è evidenziata la debolezza
degli altri componenti della maggioranza. Nel timore di non riuscire a farcela,
hanno preferito cedere al ricatto e chiudere il PRG accettando la macchia
indelebile della lottizzazione di Melta.
Su
questo atteggiamento mi rimane davvero un’amarezza incredibile.
Ma
torno alla domanda del mio amico: perché hai votato il PRG ugualmente?
Lo
spiego con alcuni numeri: 300.000 metri quadrati tolti all'edificazione e alla
cementificazione con questo PRG; nuovi centri sportivi per le società
dilettantistiche della città e aree ludiche a Mattarello, con lo spostamento
dello stadio nella zona ex caserme, nuova cittadella del vino a Ravina, con
rifacimento della viabilità a carico dei privati e a beneficio della città;
stop al bacino delle Viote, tolto dal PRG definitivamente ( su questo un ordine
del giorno che chiede uno studio di fattibilità in altro luogo, ma gli ordini
del giorno scadono a fine consigliatura e quindi praticamente è inutile).
In
sostanza lavori per imprese e quindi economia che si muove per oltre duecento
milioni di euro; in un periodo di crisi come questo, davvero non mi pare poco.
E il concetto di consumo limitato di territorio è realisticamente vero,
giudicato nel complesso del PRG.
Secondo
voi, come consigliere comunale responsabile e attento a TUTTO il bene della
città, potevo non votare un PRG che mette in campo un sistema di organizzazione
generale della città, che seppure con la grande macchia nera di Melta, ha pure
evitato enormi altre lottizzazioni ( ripeto 300.000 metri quadrati contro circa
8500 di Melta)? Ho scelto il male minore; certo non ho scelto il meglio, ma il
male minore.
Rimane
il rammarico sul fatto che si poteva, politicamente, gestire meglio i lavori
d’aula, magari se fosse stata accettata la proposta di sospendere la discussione
per una settimana. Ma qui, ripeto, entrano i limiti profondi di alcuni
consiglieri di maggioranza, che hanno avuto paura di lottare.
Il
PRG l’ho votato per i motivi di cui sopra, perché credo che chi governa la
città, debba prendersi la responsabilità di decidere guardando il bene
generale; e così ho fatto, inghiottendo un rospo enorme, quello relativo a
Melta, che mi fa soffrire e che mi rimarrà sullo stomaco a vita, dato che ci
passo davanti giornalmente.
Chi
urla e strepita e mi dà del palazzinaro, non ha capito nulla di cosa significhi
governare una città; si poteva fare meglio, su questo sono pienamente
d’accordo; ma nella vita non sempre puoi assurgere al meglio, a volte ti devi
accontentare del meno peggio.
Invece, comprendo benissimo la posizione dei consiglieri circoscrizionali di Gardolo, che si sono visti presi in giro, dopo l'espressione contraria e TOTALITARIA a quella lottizzazione; che, ripeto, si poteva benissimo evitare con una strategia politica più accorta, senza cedere ai ricatti di un centro destra che ha avuto poca attenzione ai suoi stessi rappresentanti in circoscrizione.
Bastava credere di più nell'essere coalizione di maggioranza, bastava stare uniti nel tenere a freno le mire di Merler e Lega. Merler aveva finito i suoi interventi in consiglio comunale ( due interventi a consigliere e lui li aveva fatti), la Lega era in consiglio con soli due rappresentanti con un intervento fatto ( gli altri assenti per incompatibilità al PRG); quindi si poteva andare ad oltranza a votare tutti gli emendamenti e, nel giro di una o due settimane approvavamo il PRG senza lo scempio di Melta. A volte basterebbe un po' di coraggio.
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