"Le idee fanno grandi gli uomini; gli uomini possono rendere grandi le idee, realizzandole!" (Marco Ianes)


domenica 31 maggio 2015

No a nuove cementificazioni a Trento. Partiamo con una progettazione condivisa.

 
Nella foto:  l'ex area Italcementi; perché non un parco della città? Parliamone!
 
Nelle recenti dichiarazioni alla stampa dei neo assessori, ne colgo una in particolare, rilasciata dal vice sindaco e assessore all'urbanistica Paolo Biasioli, il quale dichiara che ci sarà la necessità di progettare un vero e proprio nuovo PRG per la città di Trento. Di questo se ne era parlato in maniera molto approfondita nei gruppi di lavoro che avevano contribuito a preparare il programma di governo della città, che era poi stato sottoposto al sindaco che ne aveva ricavato spunti rilevanti per il programma ufficiale. Ma ciò che mi lascia fortemente perplesso è che già si prospetta l'idea di agire con ulteriori cementificazioni nell'area ex Italcementi e, questo agire, mi pare proprio in netto contrasto con ciò che ci eravamo programmati di fare prima delle elezioni. Mi spiego meglio. Nella fase di predisposizione del programma di governo della città, si era convenuto di avviare un percorso di dialogo con tutte le realtà cittadine, per raccogliere idee e progettualità su ciò che si dovrebbe predisporre nel nuovo PRG. Inoltre, uno dei temi sui quali tutte, ripeto, tutte le forze politiche del centro sinistra autonomista erano d'accordo, era un chiaro e netto STOP alla cementificazione. Ora, apprendere in un discorso di insediamento, dall'assessore stesso, che si ha in mente di progettare un'area  "…con una parte dedicata alla realizzazione di nuovi insediamenti abitativi", quando proprio di fronte, attraversando il fiume Adige, c'è una vera e propria cattedrale nel deserto fatta di appartamenti vuoti, mi pare proprio una visione futura della città priva di lungimiranza e, soprattutto, irrispettosa di ciò che si era concordato in fase programmatica. Partiamo proprio male se le idee sono già introdotte facilmente sulla strada della realizzazione di nuovi insediamenti  di cemento, proseguiamo peggio se ci si dimentica già che è necessario avviare un percorso di ascolto della cittadinanza, prima di mettere mano fisicamente al PRG. I Verdi, lo rammento, hanno proposto un'idea di utilizzo dell'area, per riqualificare una zona, quella di Piedicastello, che veda la realizzazione di un parco della città, lo definimmo una sorta di "Central Park" di Trento, che faccia da collegamento con la città, con il vicino Muse e permetta di aprire spazi per concerti, eventi ed ecofiere. Alla presentazione che tenemmo proprio a Piedicastello era presente il sindaco, che pure si era preso l'impegno di condividere i passaggi con i cittadini, prima di proporre qualsiasi soluzione. Partire già così, con idee che sembrano già tracciate inequivocabilmente, ci pare proprio una falsa partenza, un negare quel nuovo spirito di condivisione che ci si era dati come comune denominatore con la città stessa. Dato che siamo stati definiti, proprio dal sindaco, come le sentinelle della coalizione, eccoci qui, a mettere in guardia tutti sul fatto che  sulla partita PRG e sulle aree da riqualificare o  convertire,  ci dovrà essere la massima trasparenza e la massima condivisione con i cittadini. Altrimenti si tradisce il programma, si deludono le aspettative degli elettori che hanno scelto questa coalizione anche per ciò che è stato proposto in tema di sviluppo del nuovo PRG. Le sentinelle Verdi stanno già lavorando, come si può notare, richiamando tutti agli impegni presi. E, se servirà, su questi temi scenderemo anche in piazza a ribadire un chiaro e netto NO a nuove  cementificazioni.

venerdì 22 maggio 2015

ECOREATI, una legge salvainquinatori!



ECOREATI, una legge salvainquinatori!
Una nuova legge sui reati ambientali è stata varata l’altro giorno dal nostro parlamento. Verrebbe da dire finalmente, poiché l’ambiente in cui viviamo ha bisogno di essere tutelato da speculatori senza scrupoli, che mettono a repentaglio la salute delle persone, degli animali e l’integrità dell’ecosistema in cui viviamo.
Senonché, c’è un avverbio che rende la legge molto poco attuabile, anzi apre le porte a condoni paurosi su situazioni devastanti che viviamo nel nostro Paese. L’avverbio è “abusivamente”. Come un avverbio può inficiare l’efficienza di una legge? Presto spiegato. La legge sui cosiddetti “ecoreati”, prevede all’articolo 452 quater la definizione di disastro ambientale, rilevato come tale solo se cagionato, appunto, “abusivamente”. Ma che significa? Facciamo un esempio pratico. L’azienda “X” produce acciai e, per definizione emette inquinanti in atmosfera, che sono regolamentati da soglie; per svolgere l’attività, l’azienda ha bisogno di un’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA); se, però, l’azienda emette inquinanti fuori soglia, causando danni ambientali, avendo l’autorizzazione a produrre, non rientra più nella perseguibilità di disastro ambientale, poiché non era abusiva, ma autorizzata! Rimane il provvedimento amministrativo, rimane l’obbligo di sistemare gli impianti, ma le responsabilità non sono più penali, non vi sarà più certezza della pena per chi ha causato danni, magari irreversibili o magari molto gravi per la salute di tutti. Il tutto per un avverbio inserito, appunto “abusivamente”.
Le prime notizie che ci giungono sono, per esempio, proprio sul caso ILVA a Taranto; sembra che l’azienda, nota per  l’elevato inquinamento causato a Taranto, che ha determinato incrementi paurosi del tasso tumorale dei cittadini, appena appresa l’approvazione della nuova legge, stia cambiando strategia. Non più patteggiamento della pena, con conseguenti indennizzi a chi ha subito tali comportamenti, bensì scelga di andare in giudizio, poiché con questo nuovo impianto normativo, non essendoci abusività nell’attività, le responsabilità penali verrebbero meno.  Oltre al danno, per la popolazione tarantina, anche le beffe!
Lo stesso magistrato Guariniello, in questi giorni, ha dichiarato che questa legge rischia davvero di creare dei veri e propri salvacondotti per chi ha impunemente inquinato l’ambiente, per scopi di profitto e con il totale disinteresse della salute pubblica. E cita come esempio proprio il processo Eternit, altro disastro ambientale che coinvolge praticamente tutto il Paese, perché il problema amianto è diffuso ovunque. La legge emanata è stata votata da quei parlamentari che nel corso di questi anni hanno determinato scelte assurde per la tutela ambientale del nostro Paese, ma la cosa che più stupisce è stata votata e acclamata come una vittoria anche dal Movimento 5 stelle, che solitamente si contraddistingue per essere a tutela dell’ambiente. Possibile che sia sfuggita loro una così eclatante truffa? Perché proprio di questa si tratta. Una truffa perpetrata ai danni di tutti i cittadini, che vedranno impuniti personaggi troppo spesso ricorrenti nel panorama industriale italiano, affaristi che antepongono gli interessi economici al bene collettivo e non sto parlando di bene economico, ma della salute di tutti. Svendere così la salute pubblica e l’integrità dell’ambiente in cui viviamo è un altro passo indietro del nostro Paese, sempre più in balìa di interessi lobbistici fortissimi, che continuano ad influenzare scelte politiche insostenibili. Siamo accusati, noi Verdi, di essere i soliti disfattisti, ma forse abbiamo la capacità di guardare oltre gli interessi di pochi, forse abbiamo ancora un po’ di coraggio per denunciare queste oscenità italiane. Pur restando fuori dalle logiche spartitorie del potere, continuiamo a combattere per un mondo migliore, per un ambiente migliore. Non a caso stiamo studiando un ricorso alla corte europea, perché non è possibile pensare di lasciare impuniti coloro che causano morti e devastazioni ambientali, provate e consolidate come nell’esempio di Taranto. Non può essere che un Paese tuteli sempre gli interessi di pochi a scapito di tutti. Dobbiamo alzare la voce, come cittadini e protestare; ne va della nostra incolumità, della nostra salute e di quella dei nostri figli. Se lasciamo credere che l’impunità diventa parte del sistema, il sistema stesso collassa e perdiamo ogni credibilità. Se non l’abbiamo già persa!

Sul FATTO QUOTIDIANO: ILVA PENSA DI NON PATTEGGIARE E ANDARE IN GIUDIZIO PERCHE' PIU' VANTAGGIOSO:
ecoreati-ilva-adesso-pensa-di-non-patteggiare-incontro-tra-guidi-e-severino/1705872/ 

martedì 12 maggio 2015

Il verdetto è implacabile: sono fuori!

E' arrivato il verdetto: fuori dal consiglio comunale!
Per una manciata di voti, certamente, ma sono fuori dal consiglio comunale.
Sono amareggiato? Certamente e per molteplici motivi.
 
1. Sono stato il vero motore della campagna dei Verdi; come capolista mi sono assunto la responsabilità di organizzare sei eventi su sette proposti, curando in prima persona l'aspetto logistico, tecnico e contenutistico;  ho organizzato, assieme agli amici dell'OIPA, ai quali va il mio ringraziamento, la passeggiata con i cani. 
2. Durante le fasi preparatorie della campagna elettorale ho curato personalmente i rapporti con le altre forze politiche, organizzando riunioni  programmatiche per la stesura del programma di coalizione, che poi il sindaco ha fatto proprio.
3. Ho redatto il programma dei Verdi, certamente con il contributo di molti candidati ed iscritti, ma tessendo la tela generale e facendo sintesi.
4. Durante la campagna elettorale  ero sempre in prima fila, sempre il primo ad arrivare a montare i gazebo  e l'ultimo ad andarsene per smontare.
5. Durante tutti gli  eventi pubblici, sempre il primo ad arrivare, quello che "monta" l'attrezzatura", quello che conduce, quello che cede anche la parola ai partner, quello che va via per ultimo perché la sala era da sistemare, mente gli altri relatori erano già in viaggio verso casa...
6. Ho inviato email, lettere, messaggi a tutti: amici, conoscenti, clienti; scusatemi tutti per il fastidio che vi ho dato! Non è servito a nulla!
 
I cittadini e il mondo ambientalista e dei Verdi hanno scelto un'altra persona! Va bene così, lo accetto, questo è il verdetto  e mi adeguo. Ma non solo; i cittadini non hanno letto il programma dei Verdi, non lo hanno sostenuto, dato che abbiamo solo confermato le posizioni precedenti di un consigliere. Progetto per una città intelligente? Macché, nel cestino! Progetto non considerato e non capito. O forse siamo noi Verdi che non riusciamo a farci capire,certo, non aiutati da una stampa chiusa verso di noi, basti vedere il clamoroso errore de l'ADIGE sul simbolo di lista nella giornata elettorale ( tra parentesi, nemmeno le scuse ci hanno fatto pervenire)!
 
Ma mi sento tanto come "l'utile idiota"; utile perché preparato su molti argomenti tecnici e ambientali, me lo hanno riconosciuto in molti, sindaco incluso  e apprezzo davvero; utile perché uso i sistemi di comunicazione multimediale con assoluta padronanza e,quindi, ne godono anche gli altri relatori; utile perché sempre presente e metto in campo, a detta di molti, un'energia positiva. Ma sono anche un'idiota, o almeno mi sento tale, in questo momento; sì, idiota, perché non riesco mai a catalizzare il totale consenso su di me! Devo avere qualcosa che non funziona, probabilmente, per non riuscire a tradurre il mio impegno in consenso elettorale.
 
Quindi, ora "l''utile idiota" staccherà la spina per un pochino; agli eletti il compito di lavorare e dimostrare che si sono meritati la fiducia degli elettori. Io mi tiro in disparte, l'utile idiota, almeno per il momento, ha altro da fare.
 
Desidero, però, qui ringraziare tutti i cittadini che hanno creduto in me, tutti coloro che mi hanno scritto per manifestarmi solidarietà e per darmi conforto. Scusate, ma non riesco a digerire questo boccone amaro, mi sento davvero come un "utile idiota". Ora devo recuperare tempo per me stesso, per la mia vita privata, per capire il senso di tutto ciò. Che non ha molto senso, ma così è stato.
 
Tante buone cose a tutti.

domenica 10 maggio 2015

Chiusi i seggi. Speriamo bene...

Chiusa la fase di elezione.
Ora non mi resta, non ci resta che attendere. Comunque vada, grazie a tutti, davvero.
Tranne a certa stampa, mi spiace dirlo; quella che ci ha boicottato, non pubblicando articoli seri sul nostro programma, nonostante le sette serate a tema e la passeggiata con i cani, nonostante lo scandaloso sgarbo subito oggi (l'Adige ha messo il simbolo di un'altra lista al posto di quello dei Verdi: incredibile e assurdo!).

Nonostante questo, grazie a chiunque mi ha dato fiducia, comunque vada.

Ora, non resta che l'attesa trepidante.

O per gioire, come spero vivamente per poter fare qualcosa di utile per la città oppure...ma preferisco non pensarci!

Buona notte a tutti!

Marco Ianes

sabato 9 maggio 2015

E ora andiamo a votare, per uno sviluppo sostenibile di Trento, città intelligente.

Siamo al dunque!

Domani, 10 maggio, mettiamo nelle mani degli elettori, e lo siamo anche noi, la scelta di dare il mandato rappresentativo ad alcuni candidati che diverranno i consiglieri e gli assessori del nostro comune di Trento.

Qui, però, permettetemi due ultime parole: grazie e pensiamoci!

Grazie: grazie a tutti coloro che si sono impegnati, mettendoci la faccia, di tutti i partiti e di tutte le forze politiche; grazie ai Verdi del Trentino che mi hanno affidato l'onore e l'onere di guidare la lista che si candida a Trento; grazie ai cittadini che ci hanno ascoltato e hanno analizzato le nostre proposte; grazie anche a quelli che non condividono le nostre idee, ma le rispettano e ci stimano. Grazie a mia moglie e ai miei figli che mi hanno sostenuto in questa avventura che, comunque vada, è stata grande, ricca di incontri e di possibilità di conoscere la mia gente, la mia Trento. Grazie a chi crederà in me e domani mi onorerà del suo voto; grazie di cuore a tutti!

Pensiamoci: prima di non andare a votare, pensiamoci! Si, perché non votare significa fregarsene di chi ci governerà; Pensiamo, prima di dare un voto, se decidiamo di andare a votare; pensiamo bene di valutare le capacità della persona o delle persone che votiamo; la domanda è:" saranno in grado di fare qualcosa o sto votando solo perché è un amico, un parente, un vicino di casa?"; forse, questa volta, sarebbe bene votare chi propone cose serie, chi ha idee per uno sviluppo sostenibile e credibile della nostra mata città. Pensiamoci: non buttiamo via il voto solo per fare piacere a qualcuno che, beninteso, ha pari dignità con chiunque si candidi, ma forse non ne ha le capacità. Ecco , quindi pensiamo bene a chi dare la nostra fiducia!

E chiudo, con la serenità profonda di aver fatto tutto ciò che era nelle mie possibilità per trasmettere il messaggio di inonvazione che vorrei portare nella mia amata città.

A lunedì, per sorridere e cominciare a lavorare come rappresentante della città, oppure per semplicemente dire grazie a coloro che hanno creduto in me, pur magari non riuscendo a farcela.
Comunque, grazie ancora a tutti, di cuore.

Buon voto a tutti!



venerdì 8 maggio 2015

Un voto intelligente a Trento? MARCO IANES- VERDI.

Un voto intelligente a Trento? MARCO IANES- VERDI. Mai eletto, fuori dagli schemi, tecnico esperto del settore energia e impiantistica, consulente tecnico ambientale. Ecco un buon voto per un volto nuovo in consiglio comunale a Trento.


mercoledì 6 maggio 2015

Intervista a Marco Ianes Verdi del Trentino. Trento Smart City, città intelligente: un progetto da condividere con i cittadini.


Marco Ianes Verdi del Trentino. Trento Smart City, città intelligente: un progetto da condividere con i cittadini.

Di professione insegnante di elettrotecnica e impianti elettrici, automazione e energia, nonché libero professionista nel settore energia e progettazione di impianti tecnologici; è anche consulente tecnico ambientale, esperto di rifiuti. MARCO IANES, capolista dei Verdi del Trentino si presenta alla cittadinanza per proporre alcuni temi importanti per la città, che lui stesso definisce: “ inglobabili nel concetto di Smart City, città intelligente”.
Cos’è una Smart City?
Marco Ianes: ”Nel concetto di Smart City troviamo molte cose: possiamo cominciare dalla  tecnologia applicata per mettere in comunicazione oggetti a servizio dei cittadini, come ad esempio accessi alla rete internet facili e alla portata di tutti, dove trovare informazioni sulla viabilità urbana, sugli eventi in programma nel periodo, ma non solo; si possono far viaggiare informazioni sullo stato di salute delle persone e, in caso di malore intervenire a favore del cittadino tempestivamente; ma non si tratta solo di questo, non di sola tecnologia. Si tratta di un concetto di vita cittadina diverso, dove la partecipazione attiva dei cittadini è alla base di tutto. Un esempio pratico e che sarà presente nella prossima legislatura che ci apprestiamo ad affrontare: il nuovo piano regolatore della città! Ecco, in questo caso sarà necessario avviare un processo di condivisione dei saperi, delle opinioni, delle prospettive e delle idee con tutti i cittadini. Dovrà esserci una prima fase di ascolto delle necessità di tutti, una seconda fase di elaborazione di proposte sostenibili, con consumo zero del territorio e recupero edilizio ed energetico dell’esistente e poi, una fase esecutiva di realizzazione delle opere previste. Ma il tutto dovrà passare attraverso il concetto “intelligente” di condivisione e approvazione da parte dei cittadini. Dietro il concetto di Smart City, possiamo trovare piani di sviluppo energetico della città, per esempio con lo sviluppo organico del PAES (piano di azione energia sostenibile) , meglio noto come “patto dei sindaci”; in queste nuove vie gestionali, le amministrazioni comunali si impegnano ad ottimizzare le risorse energetiche a disposizione, attuando politiche di interventi di contenimento dei consumi, con installazioni di illuminazioni pubbliche a LED, piuttosto che  progetti di vero e proprio risparmio energetico con cappotti sugli edifici, impianti fotovoltaici a servizio delle strutture e micro centraline idroelettriche sul fiume Adige.
Microcentraline idroelettriche sul fiume Adige?
Marco Ianes:”  Si tratta di piccole “chiatte” mobili da appoggiare sul fiume, sotto i ponti e quindi praticamente invisibili; su queste micro chiatte, larghe poco più di due metri, si trovano posizionate alcune turbine e relativi alternatori elettrici che produrrebbero energia elettrica da fonte rinnovabile; tale energia potrebbe essere usata per l’illuminazione cittadina, contenendone così i costi energetici e liberando risorse economiche da investire altrove; per esempio con i soldi risparmiati si potrebbe iniziare a programmare interventi di ristrutturazione edilizia dei beni pubblici, coinvolgendo imprese edili trentine che versano in condizioni di difficoltà; ecco, questo potrebbe essere un esempio di città intelligente, che mette in campo sistemi innovativi per creare risparmio e generale lavoro per le imprese locali, superando le logiche non più sostenibili dei contributi a pioggia alle imprese. “
Quindi  il concetto di Smart City, come sviluppo della città?
Marco Ianes:” Esatto. Uno sviluppo organico della città, che sappia coinvolgere i cittadini senza calare dall’alto le decisioni; uno sviluppo realmente sostenibile, che sappia unire innovazioni tecnologiche alla ricerca del benessere per tutti; con alcuni interventi semplici possiamo garantire alla città il mantenimento del livello qualitativo dei servizi, anzi addirittura migliorarlo, senza spender ulteriori soldi, bensì magari trovare anche fonti di entrate senza tassazioni aggiuntive, magari sfruttando meglio anche le risorse che i fondi europei per lo sviluppo mettono a disposizione. Ma lo sappiamo che ci sono milioni di euro a disposizione delle città, per lo sviluppo sostenibile e molto spesso questi soldi vanno persi perché le amministrazioni non ne conoscono l’esistenza o non riescono a strutturare percorsi per sfruttarle?
Ecco, su questo, personalmente mi sto impegnando, per far crescere una città intelligente, una Trento del futuro che rimanga, anzi diventi sempre più, una città  godibile, sostenibile, piacevole da vivere per i cittadini e per chi la visita o la vive temporaneamente, come gli studenti universitari.
Con estrema semplicità, dico che mi candido al consiglio comunale per portare avanti queste idee e proposte. Credo che i cittadini di Trento meritino di poter vivere in una vera Smart City”.
 
Esempio di una microcentralina idroelettrica "appoggiata" sul fiume e immediatamente rimovibile.

Un impegno per la città, con la città.


Un impegno per la città, con la città.
Siamo alla fine di una campagna elettorale che certo non ha brillato per contenuti.
Come Verdi del Trentino abbiamo cercato di promuovere messaggi di proposte programmatiche, organizzando ben sette incontri tematici  e una passeggiata a sei zampe per richiamare l’attenzione della convivenza con i nostri amici animali. Abbiamo avuto l’occasione di incontrare molti cittadini in queste settimane, che hanno apprezzato gli intenti nostri di portare una politica dialogante, nuovamente aperta all’ascolto delle esigenze dei cittadini. Abbiamo cercato di spiegare cosa significa “città intelligente”, non limitandoci all’aspetto puramente tecnologico, che pure è determinante. In questo concetto vogliamo raccogliere nuovi percorsi di condivisione delle decisioni importanti che caratterizzeranno l’operato della prossima consigliatura.
Avremo da lavorare ad un nuovo piano regolatore della città, che metta ordine ad una situazione che appare non più compatibile con le esigenze collettive; l’area ex Italcementi, il nuovo ospedale, le aree a Mattarello che erano destinate alle caserme, le aree a Trento nord, i recuperi di stabili obsoleti che, con cambi di destinazione d’uso potrebbero servire nuovamente alla città. Inoltre, il grande tema della condivisione dei percorsi da progettare, in ambito ambientale, sociale e della sicurezza percepita e reale dei cittadini. Molto lavoro aspetta la prossima amministrazione comunale; ma è un lavoro che dovrà partire da un concetto importantissimo: la preparazione preliminare dei vari percorsi con la cittadinanza. Sarà obbligatorio, a mio avviso, condividere ogni decisione significativa tramite una partecipazione diretta con i cittadini, attraverso le circoscrizioni in primis, ma anche e soprattutto con vere e proprie assemblee pubbliche da cui ricavare un confronto serio e costruttivo per far nascere il progetto di innovazione della città. E qui entrano in campo i cittadini, a pieno titolo; tutti, anche coloro che si dicono esclusi dal processo decisionale dovranno avere la possibilità di esprimere idee e opinioni, che saranno ascoltate e, solo dopo tale percorso, l’amministrazione avrà il dovere di fare sintesi e proporre alla città i nuovi percorsi da intraprendere. Però, per fare ciò, è necessario andare a votare, è necessario esprimere con il voto l’idea che si vuole perseguire per la città di Trento. Il 10 maggio dobbiamo andare a votare e dire la nostra, sui propositi messi in campo dalle varie forze politiche; solo così il cittadino è legittimato a criticare l’operato di chi amministrerà. Chi resta a casa, mi spiace, ma perde il diritto di critica, perde anche un valore fondamentale, cioè quello di dire ciò che pensa sui progetti messi in campo. Noi Verdi del Trentino abbiamo messo in campo una grande visione di Smart City, un grande progetto di condivisione con la città, che apre a percorsi di coinvolgimento totale dei cittadini. Provare a leggere i programmi dei vari partiti è un obbligo morale dei cittadini, anche andare a votare è un obbligo morale, per dire chi dovrà prendere in mano la regia della città. Non abbandoniamo la democrazia, andiamo tutti a votare, documentiamoci cui contenuti e analizziamo le capacità delle persone che le varie forze politiche mettono in campo. Non è possibile che non ci sia alcuno degno di fiducia, davvero non è possibile. I cittadini devono sentirsi in obbligo di documentarsi sulle offerte programmatiche per la città, non si può restare indifferenti, bisogna esprimere un parere e poi continuare a sollecitare gli eletti anche dopo il voto, perché la responsabilità dei cittadini non finisce dopo il voto; non si può dare deleghe in bianco, non è più tempo. Bisogna andare a votare e impegnarsi, tutti, eletti ed elettori, per il bene comune. Lo dobbiamo alla nostra città, che può davvero diventare un modello internazionale di cooperazione e condivisione di intenti. Il 10 maggio andiamo a votare, analizzando bene le proposte in campo. Non restiamo a casa, non facciamo vincere l’indifferenza, che è molto peggio di quella che alcuni definiscono “la solita politica”.  Per cambiare si deve votare. Buon voto a tutti.
Marco Ianes – candidato capolista dei Verdi del Trentino.


martedì 5 maggio 2015

Un impegno per lo sport, assieme alle società per una Trento smart city.

Oggi, sul giornale l'Adige, appare quanto sopra. 
Vorrei chiarire alcuni aspetti di questa vicenda.
Io non sono verde di rabbia, come ironicamente il giornale riporta; mi sono preso carico di un sentimento esternato da molte società sportive, che lamentano uno scarso dialogo con l'amministrazione. Banalizzare con un commento ironico non serve a nulla, i giornali tendono a banalizzare alcune questioni; qui non si tratta di accettare o meno l'ironia, che personalmente trovo davvero banale in questo caso. Chi mi conosce bene sa benissimo come sono dal punto di vista caratteriale; mi piace ridere,scherzare e accetto con estrema serenità battute anche sul mio conto. Ma qui la cosa è seria e quindi parliamo seriamente. Il problema dei tornelli al campo CONI è reale e le società vivono un disagio con i giovani e piccoli atleti, come la stessa fotografia evidenzia. 
Il sottoscritto viene dal mondo dello sport; ricordo i miei oltre quindici anni di arbitro di calcio, anche a buon livello nazionale se permettete; rammento che sono stato vice presidente di una società di calcio a 5, dirigente di alcune società di calcio, dirigente di alcune società di pallavolo e sono tuttora tesserato per una società di atletica, con la quale mi iscrivo alle varie mezze maratone che faccio in giro per l'Italia e, a volte, anche all'estero (Vienna, per esempio); ovviamente, data l'età a scopo puramente amatoriale. Quindi, posso dire di essere uomo di sport, vicino allo sport e di aver ben presente cosa possa significare la gestione di una società sportiva, con mille problemi finanziari e organizzativi. Ora, credo che l'amminitrsazione comunale dovrebbe farsi carico di aprire un confronto serio e costruttivo con le società di tutti gli ambiti, per ricalibrare l'offerta della città, sia in termini di costi che in termini di servizi. Mi spiace, non attacco nessuno in particolare, ma non vi è dubbio che è mancato parte del confronto con chi usufruisce degli impianti, se si arriva a questi punti di "insofferenza" da parte delle società sportive. Tutto qui. Banalizzare così un mio intervento su un problema reale e vissuto, lo trovo veramente poco serio. Il mio impegno, lo ribadisco, sarà totale in consiglio comunale, per riportare anche lo sport e le strutture dedicate ad esso, ad una maggiore accessibilità per tutti, soprattutto per i più giovani. La foto è eloquente e evidenzia una barriera per lo sport, che dovrà essere assolutamente rimossa. Un'idea? Per esempio prevedere un'entrata collettiva per gli atleti, che si apra agli orari di accesso previsti. E' solo un'ipotesi, per ora, ma sarà da rideterminare, con il coinvolgimento, questa volta, delle società sportive, vere anime dello sport che vanno assistite e non viste come antagoniste. 
Ecco il senso della mia presa di posizione. Quindi, un impegno: se eletto, nei primi mesi di mandato convocherò una riunione pubblica per le società sportive della città, dove ascolterò le esigenze e, poi, ne trarrò una sintesi per dimensionare un percorso da condividere assieme per migliorare la qualità dei servizi. Con la chiara evidenza delle difficoltà economiche del momento, ma non per questo si deve impedire il confronto e il ragionamento collettivo. Anche questa è Smart City, città intelligente.


lunedì 4 maggio 2015

Un impegno con i cittadini; il 10 maggio un voto utile a Marco Ianes - Verdi Trento.

In un video il mio impegno con i cittadini.

I gazebo dei Verdi in questa ultima settimana.

Ecco i gazebo previsti da lunedì 4 maggio a venerdì 8 maggio.

Lunedì 4 maggio a Ravina dalle 15 alle 18 davanti alla chiesa.

Martedì 5 maggio dalle 15 alle 18 largo Carducci

Mercoledì 6 maggio dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19 via Verdi angolo via Maffei

Giovedì 7 maggio dalle 14 alle 17 via Belenzani poi alle 18 chiusura coalizione in piazza   Cesare Battisti con il sindaco.

Venerdì 8 maggio dalle 9 alle 12 Gardolo via Soprassasso,davanti al Poli.

Pomeriggio ore 17 chiusura campagna a maso Ginocchio: festa con merenda in compagnia.

Nota: in caso di maltempo verificare sempre la presenza del gazebo (sul profilo FB metterò di giorno in giorno la conferma).




Marco Ianes