"Le idee fanno grandi gli uomini; gli uomini possono rendere grandi le idee, realizzandole!" (Marco Ianes)


martedì 29 aprile 2014

L’energia nucleare costa il 50% in più di quella prodotta da eolico e fotovoltaico.

Sempre in tema di nucleare, vista la recente triste ricorrenza di Chernobyl, rilevo un articolo interessante, tratto da uno studio effettuato in Germania, dove il nucleare è molto diffuso. In questo Paese, tuttavia, si sta avviando una dismissione della produzione di energia da fonte nucleare, poiché ritenuta troppo onerosa, soprattutto in termini gestionali e di sicurezza. L'articolo, che riporto sotto, tratta l'analisi dei costi per MWh prodotto da fonte nucleare, confrontato con i costi da eolico e fotovoltaico. La Germania ha scoperto che, mettendo tutto in bilancio, compresi quindi gli oneri di dismissioni a fine vita delle centrali e gli oneri di gestione delle scorie, il nucleare costa molto di più! Che sorpresa! Alla faccia di tutti i sostenitori del nucleare, che hanno millantato vantaggi a tutto spiano, finalmente si prende atto che le energie da fonti rinnovabili hanno costi inferiori. E l'Italia dorme, acquistando gas e petrolio per perseverare in una politica energetica fallimentare; anche il governo attuale non prende atto che politiche energetiche diverse potrebbero rilanciare il nostro Paese. Si lanciano proclami, per far sembrare che ci siano grandi cambiamenti, ma in realtà tutto rimane statico e andiamo sempre più indietro. Buona lettura dell'articolo.

L’energia nucleare costa il 50% in più di quella prodotta da eolico e fotovoltaico.
I risultati di uno studio tedesco confortano la Germania, che taglia gli incentivi alle rinnovabili ma puntando sul loro autofinanziamento. Di Lucia Venturi.

Il governo guidato dalla cancelliera Angela Merkel ha proposto recentemente un progetto di legge che mira a ridurre gli incentivi alle fonti rinnovabili – che deve avere l’avallo del Bundestag, la Camera bassa del parlamento tedesco -, con il duplice obiettivo di  tenere sotto controllo l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica e investire  nell'ammodernamento della rete di distribuzione.

Questa decisione tuttavia  non significa per la Germania abbandonare la sua strategia energetica che punta a raggiungere con le fonti rinnovabili il 40-45% del totale della produzione elettrica entro il 2025 e il 55-60% entro il 2035, con la prospettiva di chiudere definitivamente la  produzione da fonte nucleare entro il 2022. Ciò che preme dimostrare al governo tedesco è che la transizione energetica, su cui la Germania ha investito da tempo, è sostenibile anche dal punto di vista economico e che quindi il settore delle energie rinnovabili deve essere in grado di autofinanziarsi.

A questo proposito gioca a favore della posizione assunta dalla cancelliera Merkel uno studio realizzato dalla società di consulenza Prognos AG e commissionato da Agora Energiewende, think tank creato dalla Mercator Foundation e dalla European Climate Foundation, con l’obiettivo di fare il punto sulla situazione delle rinnovabili in Germania. Secondo i risultati dei ricercatori, i sistemi eolici e fotovoltaici di nuova generazione sono in grado di produrre energia con costi inferiori al 50% rispetto agli impianti nucleari.

Lo studio si basa su un confronto fra i regimi incentivanti di feed-in-tariff che il Regno Unito sta applicando al nuovo nucleare e quelli che i tedeschi stanno invece stanziando per le rinnovabili, da cui emerge che i costi risultano nettamente più bassi per le rinnovabili.

I dati dello studio dimostrano che prendendo in esame lo stesso lasso di tempo, i costi per l’energia nucleare nel Regno Unito sono rimasti costanti, mentre quelli di eolico e fotovoltaico sono in costante diminuzione in Germania. Nello specifico, preso a riferimento un periodo di 35 anni, il costo medio dell’energia nucleare nel regno Unito è pari a  112€/MWh, mentre per i grandi impianti fotovoltaici tedeschi si spendono inizialmente 96€/MWh, che diventano 57€/MWh negli ultimi anni di attività. L’eolico, sempre in Germania, ha un costo iniziale di 73€/MWh e arriva a 44€/MWh.

Nello studio viene preso in considerazione anche un sistema integrato, in cui cioè la produzione di energia elettrica si basa su energia eolica o fotovoltaica affiancata dal gas metano, così da supplire al problema dell’intermittenza delle fonti rinnovabili (sole e vento) e quindi un sistema in grado di coprire il fabbisogno energetico anche in particolari momenti di emergenza. Anche in questo caso il risparmio è evidente e si aggira su costi mediamente inferiori del 20% rispetto ai costi del Kwh prodotto con impianti nucleari.

Il motivo di questa ormai conclamata competitività delle fonti rinnovabili rispetto al nucleare, secondo Agora Energiewende è da ricercare nel fatto che grazie a due decenni di costante progresso tecnologico, i costi sono stati abbattuti. Le innovazioni hanno infatti permesso ai costi, sopratutto quelli del fotovoltaico, di diminuire drasticamente e di poter competere sul mercato anche in seguito alla graduale diminuzione delle tariffe incentivanti.

«La Germania – conclude il report – insieme ad altri paesi dimostrerà come da eolico e solare è possibile ricavare energia sufficiente a coprire qualsiasi esigenza, e con una convenienza economica assoluta».

Tratto da GREENREPORT.IT

lunedì 28 aprile 2014

Chernobyl, nucleare e disastri umani.





Sasha is one of the Chernobyl children at the Vesnova orphanage. More than five million children are living in the affected areas of Belarus. 
Sasha è uno dei bambini di Chernobyl, all'orfanatrofio di Vesnova. Più di 5 milioni di bambini stanno vivendo nell'area infetta di Belarus.

Stavo rileggendo alcune cronache datate, in merito al disastro nucleare di Chernobyl. In quel periodo mia moglie era incinta del nostro primo figlio ed eravamo preoccupati per ciò che stava accadendo. Mi ricordo molto bene, anche perché ho approfondito la questione poi, per motivi professionali, cercando di capire ciò che era accaduto.

 L'uomo non è  ancora in grado di controllare pienamente tutto il fenomeno relativo alla produzione di energia da fonte nucleare; non è in grado di controllare nemmeno ciò che resta dopo la lavorazione della materia prima, in termini di  scorie radioattive.

Programma la gestione di tali scorie su basi temporali tropo brevi, rapportate solamente alla propria vita media; ma l'esaurimento degli effetti di tali scorie ha tempi molto più lunghi, di centinaia o migliaia di anni.  

Come si può dire, quindi, che le scorie sono stoccate in posti sicuri? Sicuri per quanto? Cento anni, forse, ma poi? Cosa lasciamo alle generazioni future? 

Altre sono le strade da percorrere per produrre energia a bassi costi. La natura ce li rende disponibili, ma noi, perseveriamo in ambiti pericolosi e che servono solo per arricchire pochi a scapito del bene collettivo. 

No al nulceare, non per partito preso, ma per seria analisi tecnica. 

Si alle energie da fonti rinnovabili, assolutamente sostenibili. 

 Se qualcuno ha ancora dei dubbi, si guardi il filmato al link sotto...poi ne riparliamo, eventualmente. 

Buona visione:

 

martedì 22 aprile 2014

Le liste di Green Italia - Verdi Europei sono state riammesse per le elezioni di maggio


Le liste di Green Italia - Verdi Europei sono state riammesse per le elezioni di maggio. La decisione della Suprema Corte di Cassazione è stata comunicata in questi giorni agli ecologisti. Si tratta di una decisione storica perché viene riconosciuto il valore e la rappresentatività dei partiti europei, principio che viene affermato grazie alla battaglia portata avanti da Green Italia - Verdi europei che adesso potrà riempire la prossima campagna elettorale di contenuti ecologisti per cambiare l'Italia e l’Europa. Ora ci saremo anche noi...
Le liste di Green Italia - Verdi Europei sono state riammesse per le elezioni di maggio. La decisione della Suprema Corte di Cassazione è stata comunicata questa mattina agli ecologisti. Si tratta di una decisione storica perché viene riconosciuto il valore e la rappresentatività dei partiti europei, principio che viene affermato grazie alla battaglia portata avanti da Green Italia - Verdi europei che adesso potrà riempire la prossima campagna elettorale di contenuti ecologisti per cambiare l'Italia e l’Europa. - See more at: http://verdi.it/notizieverdi/item/30786-riammesse-dalla-cassazione-le-liste-verdi-europei-green-italia.html#sthash.mzH2Z9Nz.dpuf

lunedì 14 aprile 2014

GREEN ITALIA-VERDI EUROPEI: PRESENTATI LISTA E SIMBOLO

Si è svolta oggi la conferenza stampa per la presentazione del simbolo e della lista per le prossime elezioni europee, che vede coinvolti i VERDI assieme al soggetto GREEN ITALIA, di recente composizione.
I portavoce dei VERDI DEL TRENTINO, Marco Ianes e Lucia Coppola hanno presentato il simbolo ( vedere allegato) che rappresenterà gli ecologisti italiani alle prossime consultazioni europee del 25 maggio.
Marco Ianes, introducendo il simbolo, spiega il significato di questa partecipazione: “ Una robusta e indispensabile iniezione di ecologia per l’Italia rappresentata in Europa, sotto le insegne dell’unico vero partito rappresentato in tutto il Continente, e che presenta il proprio simbolo e la propria campagna in tutti gli stati europei. Infatti, il partito VERDE è l’unico partito europeo presente in ogni stato membro. E’ con queste intenzioni che presentiamo oggi la lista Green Italia-Verdi Europei, che intende coltivare e rafforzare la stessa “ossessione positiva” che contraddistingue in tutta Europa i partiti Verdi ed ecologisti: europeisti ma “insubordinati”, che vogliono più Europa – un’Europa più forte e più democratica – e vogliono un’Europa che cambi radicalmente strada, che getti via l’ideologia dei tagli sistematici e lineari ai bilanci pubblici che domina a Bruxelles e scelga con coraggio la via di un “green new deal”. "La lista Green Italia – Verdi Europei”, continua IANES, “ si presenta col simbolo del girasole, comune appunto a tutti i partiti verdi europei, che candidano alla presidenza dell’Unione José Bové e Ska Keller, scelti nei mesi scorsi attraverso primarie on-line.”
Nell’introdurre il simbolo, Marco Ianes elenca i concetti guida del programma europeo della lista GREEN ITALIA- VERDI EUROPEI.
Contro la lobby del nucleare, per le energie pulite
Contro la lobby degli OGM, per una agricoltura di qualità
Contro la lobby di rifiuti & petrolio, per le rinnovabili e la raccolta differenziata
Contro la lobby della caccia, per i diritti degli animali
Il tutto unito da un filo conduttore comune che pasa sotto il nome di sviluppo sostenibile, nella ricerca di nuovi posti di lavoro, di benessere armonico di tutti i popoli europei.
Inoltre, rilancio di un processo costituente per i veri STATI UNITI D’EUROPA; non più Europa per la sola finanza e per le economie delle lobbies, ma Europa unita a livello politico, con una propria Costituzione che integri gli aspetti politici di unione vera.
Lucia Coppola, co-portavoce, ha poi presentato la lista dell’area NORD-EST, che raccoglie 14 candidati ; “Una lista formata da ben 10 donne e 4 uomini, unica lista che dà privilegio alla presenza femminile per sviluppare ulteriormente quella tanto necessaria ricerca della parità di genere”- dichiara la co-portavoce dei Verdi del Trentino, che prosegue- “una lista che vede nella testa di serie, la nota attrice e giornalista Syusi Blady, seguita dalla presenza dell’esperto Marco Boato, che è stato richiesto a gran voce dalla base dei Verdi Italiani e dalla stessa GREEN ITALIA di cui è membro nazionale, per garantire esperienza e preparazione molto accurata, in questa tornata elettorale. Stefania Pintarelli, rappresenta la novità giovane,  per il Trentino Alto Adige. L’abbinamento Marco Boato e Stefania Pintarelli, rappresenta il giusto mix tra la politica di esperienza e di profonda conoscenza della macchina istituzionale, con la freschezza delle idee e la grande energia, rigorosamente rinnovabile, di una giovane donna preparata e molto motivata.”
Le liste saranno depositate nei prossime giorni, mentre GREEN ITALIA E VERDI EUROPEI stanno preparando una campagna elettorale all’insegna dei contenuti importanti che devono vedere lo sviluppo dell’Europa unita, per un’economia al servizio di tutti i cittadini europei.
In calce la lista dell’area Nord – Est.

CIRCOSCRIZIONE ITALIA NORD ORIENTALE
GIUSTI MAURIZIA DETTA SYUSY BLADY
BOATO MARCO
ZANELLA LUANA
BIBALO ROSSANO
CALANCA MARIA CHIARA
FRASSONI MONICA
MARLETTO VITTORIO
MINATELLI FEDERICA
PADOVAN BARBARA
PINTARELLI STEFANIA
RUGGERI MANUELA
SABBADIN DAVIDE
SANGIULIANO MARIA
SCAVEZON ANNA

sabato 12 aprile 2014

CONFERENZA STAMPA PRESENTAZIONE DELLA LISTA GREEN ITALIA – VERDI EUROPEI

CONFERENZA STAMPA
PRESENTAZIONE DELLA LISTA
GREEN ITALIA – VERDI EUROPEI
Circoscrizione Nord-Est

Lunedì 14 aprile 2014 – ore 11
TRENTO - Sala Hotel America – Via Torre Verde

I Co-portavoce dei Verdi del Trentino Lucia Coppola e Marco Ianes presentano:
1. Il nuovo simbolo per le elezioni europee del 25 maggio 2014.
2. Il significato della alleanza Green Italia – Verdi Europei.
3. Tutte le candidature per la circoscrizione Nord-Est.
4. Le candidature per il Trentino – Alto Adige / Südtirol.

Tutti gli organi di informazione del Trentino
sono cortesemente invitati a partecipare

martedì 1 aprile 2014

Consegnata oggi la petizione sulla gestione dei rifiuti in Trentino



È stata inviata oggi, all'assessore all'ambiente Mauro Gilmozzi e al presidente Ugo Rossi, la petizione on-line che i Verdi del Trentino hanno avviato alcune settimane fa tramite il portale Avaaz.

La petizione chiede alla giunta provinciale di Trento di istituire un tavolo tecnico per programmare la gestione dei rifiuti provinciale; si chiede che a questo tavolo possano essere invitati medici, tecnici di settore, rappresentanti delle associazioni ambientaliste, rappresentanti delle associazioni produttive ed artigiane, università di Trento e politici.
Il tavolo tecnico, che dovrebbe darsi qualche mese di attività, potrebbe individuare i percorsi migliori per la chiusura del ciclo dei rifiuti, in maniera condivisa e ponderata tecnicamente.
Alla fine del percorso, potrebbe dare preziose indicazioni alla giunta provinciale per determinare i percorsi migliori, senza calare dall'alto soluzioni ormai anacronistiche e poco sostenibili sia economicamente che ambientalmente.

La petizione è stata sottofirmata on line da 318 cittadini.