"Le idee fanno grandi gli uomini; gli uomini possono rendere grandi le idee, realizzandole!" (Marco Ianes)


sabato 1 marzo 2014

Quarto piano provinciale dei rifiuti:contraddizioni e proposte. Parte la petizione per riaprire il dibattito.




Il quarto piano provinciale dei rifiuti, recentemente presentato dall’assessore Gilmozzi, ha suscitato l’interesse di molte associazioni ambientaliste, ma solamente di poche forze politiche. Venerdì 28 febbraio, come Verdi del Trentino, abbiamo proposto un incontro-dibattito sul tema, portando la nostra proposta e analizzando i contenuti del piano proposto dalla giunta provinciale. Erano presenti le associazioni ambientaliste Italia Nostra, Legambiente, Coordinamento Trentino Pulito, Nimby Trentino, molti cittadini interessati e alcuni esponenti politici come Rodolfo Borga della Civica Trentina, Mario D’Alterio e Alessio Hueller del M5S e naturalmente gli organizzatori, il sottoscritto e Lucia Coppola dei Verdi del Trentino.
Sul tavolo anche la nostra proposta, che nemmeno è stata presa in considerazione dalla politica provinciale, bollata come insostenibile, ma senza produrre dati a sostegno di questa presunta insostenibilità; eccola qui riassunta:
       STABILIMENTO INDUSTRIALE DI TRATTAMENTO DEL RESIDUO PER PRODUZIONE MATERIE PRIME SECONDE; IL MERCATO È GIA’ IN GRADO DI ASSORBIRE I PRODOTTI CREATI ( MISCELE PER L’EDILIZIA, PLATICHE DI SECONDO GRADO)
       RIQUALIFICAZIONE DI SITI ESISTENTI SENZA COSTRUIRE NUOVE STRUTTURE (Whirlpool era una proposta, ma esistono una marea di altri capannoni in disuso; perché costruire nuove strutture?)
       SVILUPPO OCCUPAZIONALE: STIMA DI 120/150 POSTI DI LAVORO! Non mi sembra una proposta fuori schema, dati i risultati occupazionali in calo!
       PROGETTO INNOVATIVO DA ESPORTARE COME MODELLO VIRTUOSO (fondi europei possibili); il sistema da noi proposto potrebbe dare accesso a fondi dell’Unione Europea, poiché rientranti in pieno nel percorso indicato dalle priorità delle direttive europee, cosa invece non fattibile con il sistema proposto dalla provincia, che sarebbe in pieno carico alle tasche dei cittadini.
Nel dibattito sono emerse molte contraddizioni al piano provinciale dei rifiuti proposto, che qui sintetizzo:
-          NON SI VALUTANO INVESTIMENTI PER LA RIDUZIONE ALLA FONTE, ELEMENTO PRINCIPALE NELLA SCALA GERARCHICA IMPOSTA DALLE NORMATIVE EUROPEE.
-          APPROCCIO OBSOLETO: NIENTE INCENERITORE, MA PRODUZIONE DI COMBUSTIBILE SOLIDO SECONDARIO SEMPRE DA BRUCIARE CON PERICOLI PER LA SALUTE E L’AMBIENTE SCARSAMENTE VALUTATI NEL PIANO. INOLTRE MANCA UN’ANALISI AMBIENTALE QUALORA I CSS VENISSERO BRUCIATI NEI CEMENTIFICI DI SARCHE E TASSULLO, ZONE AD ALTA CONCENTRAZIONE DI COLTURE AGRICOLE DI PREGIO.
-          SI VUOLE PRODURRE UN PRODOTTO (CSS) CHE NON SI SA ANCORA DOVE PIAZZARE : I CEMENTIFICI LOCALI NON SEMBRANO, PER ORA,  INTENZIONATI A BRUCIARE TALE PRODOTTO E QUINDI QUALE INDAGINE DI MERCATO E’ STATA CONDOTTA PER PIAZZARE IL PRODOTTO? ANCHE SU QUESTO VERSANTE MANCANO DATI CHE INDICHINO LA QUALITA’ DEL PRODOTTO CSS E QUINDI NON SI SA CHE TIPO DI PRODOTTO SI POSSA COLLOCARE.
-          COSTRUZIONE DI NUOVI INSEDIAMENTI (ISCHIA PODETTI?: PERICOLO IN CASO DI ESONDAZIONE DELL’ADIGE) INVECE CHE SFRUTTARE SITI DISMESSI (WHIRLPOOL È SOLO UNA PROPOSTA, MA ESISTONO ANCHE MOLTI ALTRI CAPANNONI DISMESSI).
-          NESSUNA APERTURA TECNICA  A VALUTAZIONI INNOVATIVE; STESSO APPROCCIO COME PER L’INCENERITORE! GLI ERRORI NON INSEGNANO?
-          FONDI EUROPEI SOLO PER CHI RISPETTA LA GERARCHIA PER LA CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI! È POSSIBILE AMBIRE A FONDI EUROPEI PER IL SISTEMA  INNOVATIVO PROPOSTO DAI VERDI ; LA COSA INVECE NON RIENTRA NEL PIANO PROVINCIALE!
Dal dibattito è emersa la necessità di approfondire tali temi, che la provincia sta, per l’ennesima volta, sottovalutando, gestendo la partita rifiuti in solitaria e con lo stesso meccanismo che ha visto la precedente gestione sulla vicenda inceneritore. Sembra che importi a pochi la questione, visto che i partiti con le loro segreterie, che ieri erano tutti stati invitati al dibattito, latitano e non prendono in carico il problema. I convenuti alla riunione di ieri auspicano l’apertura di un vero e proprio tavolo tecnico, dove si possano sedere tutti gli attori: provincia, comuni, associazioni, partiti; un dibattito aperto, con una chiara scadenza temporale e, alla fine del percorso, possa essere elaborata una strategia condivisa che preveda una strutturazione di tutto il sistema provinciale di gestione dei rifiuti.
 Per sollecitare la provincia ad aprire tale dibattito, è stata avviata una petizione on-line, che trovate sui seguenti siti:
-          www.verdideltrentino.net
-          www.marcoianes.blogspot.it
Sottofirmando la petizione si chiede alla giunta provinciale di istituire un tavolo tecnico per valutare tutte le soluzioni possibili, favorendo quelle a minore impatto ambientale e che mettono in campo il recupero della materia e non la combustione. Sollecitiamo tutti ad aprire questo dibattito, al fine di definire la questione in maniera scientifica e non approssimativa come sta avvenendo con la proposta di aggiornamento che la provincia vuole avanzare; una  proposta che, ancora e per l’ennesima volta, non è esaustiva, è piena di contraddizioni e priva di analisi complete e sostenibili. Avvallando tale proposta, come molti partiti stanno facendo senza analizzare nel dettaglio i contenuti, si scarica un problema che ritornerà nei prossimi anni, poiché mancano troppi dati e vi sono troppe approssimazioni grossolane. Apriamo il dibattito subito, coinvolgiamo tecnici, associazioni, università e politica; per un Trentino davvero all’avanguardia e non solo a parole.
Marco Ianes – co-portavoce VERDI DEL TRENTINO

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