"Le idee fanno grandi gli uomini; gli uomini possono rendere grandi le idee, realizzandole!" (Marco Ianes)


sabato 22 marzo 2014

Raccolta firme per la petizione sulla gestione dei rifiuti.

Sabato si è tenuta la raccolta firme per la petizione predisposta dai Verdi del Trentino, che chiede alla provincia di Trento di istituire un tavolo tecnico per analizzare i vari percorsi sostenibili per la chiusura del ciclo dei rifiuti. come noto, la provincia di Trento vorrebbe realizzare un impianto di produzione di CSS (COMBUSTIBILE SOLIDO SECONDARIO). I Verdi del Trentino criticano questa scelta,poiché tale ciclo prevede ancora la combustione dei residui dei rifiuti, causando danni ambientali. Inoltre, per stessa ammissione della provincia, allo stato attuale non si sa nemmeno che collocazione sul mercato potrebbe avere questo CSS, poiché pare che i cementifici trentini non lo vogliano bruciare, avendo operato altre scelte. La locazione dell'ipotetico stabilimento previsto dalla provincia di Trento sarebbe presso Ischia Podetti, sito a forte rischio in caso esondazione del fiume Adige. I Verdi del Trentino hanno anche lanciato una proposta alternativa, che prevede la realizzazione di uno stabilimento industriale per la produzione di granulati plastici che diverrebbero materia prima-seconda per la costruzione di attrezzature quali panchine, pavimentazioni stradali e come aggregante per miscele cementizie. Tali prodotti hanno già un mercato consolidato e la richiesta è in forte crescita. Il sito potrebbe essere individuato presso l'attuale sede Whirlpool, ma questa è solo un'ipotesi di locazione, per abbinare un'area industriale in progressivo abbandono al suo riutilizzo con la gestione dei rifiuti. La petizione per la quale i Verdi sono scesi in piazza, riguarda la specifica richiesta di istituzione di un tavolo tecnico provinciale, al quale dovrebbero presenziare tutti gli attori del sistema: associazioni ambientaliste, forze politiche e università trentina. Si potrebbe dare una scadenza temporale, dopo la quale potrebbero essere individuate le reali soluzioni ecosostenibili che la provincia stessa potrebbe mettere in programma. Per ora, la provincia persevera nel suo percorso, continuando sulla strada del diniego del dialogo e del confronto, che nel passato ha portato a dure lotte, fermando anche la costruzione di un inceneritore. La petizione vuole richiamare la politica ad un momento di serio confronto tecnico, condiviso e ragionato.

E' possibile firmare la petizione su AVAAZ, oppure direttamente dal mio blog (trovate il link in alto a destra) oppure dal sito www.verdideltrentino.net 

 

giovedì 20 marzo 2014

GAZEBO PER RACCOLTA FIRME PETIZIONE GESTIONE DEI RIFIUTI!

Raccolta firme sulla petizione per chiedere alla provincia di Trento di aprire  un tavolo tecnico sulla gestione dei rifiuti in Trentino.

I VERDI DEL TRENTINO organizzano una serie di gazebo per raccogliere le firme della petizione on-line "Giunta provinciale del Trentino: Gestione  dei rifiuti da strutturare con un percorso ecosostenibile". Ai gazebo troverete anche informazioni per la proposta alternativa di gestione dei rifiuti, presentata dai Verdi alla giunta provinciale.

SABATO 22 marzo saranno attivi alcuni gazebo per poter firmare direttamente la petizione, nei seguenti luoghi:

TRENTO - via S.Croce davanti entrata auditorium S.Chiara dalle 10 alle 12:30 e dalle 15 alle 18:30.

Riva del Garda incrocio viale Roma-viale Dante, dalle 15 alle 19.

Pergine Valsugana – piazza S.Maria vicino alla chiesa parrocchiale dalle 9 alle 12

La petizione è sottoscrivibile anche dai seguenti siti:

sabato 1 marzo 2014

Quarto piano provinciale dei rifiuti:contraddizioni e proposte. Parte la petizione per riaprire il dibattito.




Il quarto piano provinciale dei rifiuti, recentemente presentato dall’assessore Gilmozzi, ha suscitato l’interesse di molte associazioni ambientaliste, ma solamente di poche forze politiche. Venerdì 28 febbraio, come Verdi del Trentino, abbiamo proposto un incontro-dibattito sul tema, portando la nostra proposta e analizzando i contenuti del piano proposto dalla giunta provinciale. Erano presenti le associazioni ambientaliste Italia Nostra, Legambiente, Coordinamento Trentino Pulito, Nimby Trentino, molti cittadini interessati e alcuni esponenti politici come Rodolfo Borga della Civica Trentina, Mario D’Alterio e Alessio Hueller del M5S e naturalmente gli organizzatori, il sottoscritto e Lucia Coppola dei Verdi del Trentino.
Sul tavolo anche la nostra proposta, che nemmeno è stata presa in considerazione dalla politica provinciale, bollata come insostenibile, ma senza produrre dati a sostegno di questa presunta insostenibilità; eccola qui riassunta:
       STABILIMENTO INDUSTRIALE DI TRATTAMENTO DEL RESIDUO PER PRODUZIONE MATERIE PRIME SECONDE; IL MERCATO È GIA’ IN GRADO DI ASSORBIRE I PRODOTTI CREATI ( MISCELE PER L’EDILIZIA, PLATICHE DI SECONDO GRADO)
       RIQUALIFICAZIONE DI SITI ESISTENTI SENZA COSTRUIRE NUOVE STRUTTURE (Whirlpool era una proposta, ma esistono una marea di altri capannoni in disuso; perché costruire nuove strutture?)
       SVILUPPO OCCUPAZIONALE: STIMA DI 120/150 POSTI DI LAVORO! Non mi sembra una proposta fuori schema, dati i risultati occupazionali in calo!
       PROGETTO INNOVATIVO DA ESPORTARE COME MODELLO VIRTUOSO (fondi europei possibili); il sistema da noi proposto potrebbe dare accesso a fondi dell’Unione Europea, poiché rientranti in pieno nel percorso indicato dalle priorità delle direttive europee, cosa invece non fattibile con il sistema proposto dalla provincia, che sarebbe in pieno carico alle tasche dei cittadini.
Nel dibattito sono emerse molte contraddizioni al piano provinciale dei rifiuti proposto, che qui sintetizzo:
-          NON SI VALUTANO INVESTIMENTI PER LA RIDUZIONE ALLA FONTE, ELEMENTO PRINCIPALE NELLA SCALA GERARCHICA IMPOSTA DALLE NORMATIVE EUROPEE.
-          APPROCCIO OBSOLETO: NIENTE INCENERITORE, MA PRODUZIONE DI COMBUSTIBILE SOLIDO SECONDARIO SEMPRE DA BRUCIARE CON PERICOLI PER LA SALUTE E L’AMBIENTE SCARSAMENTE VALUTATI NEL PIANO. INOLTRE MANCA UN’ANALISI AMBIENTALE QUALORA I CSS VENISSERO BRUCIATI NEI CEMENTIFICI DI SARCHE E TASSULLO, ZONE AD ALTA CONCENTRAZIONE DI COLTURE AGRICOLE DI PREGIO.
-          SI VUOLE PRODURRE UN PRODOTTO (CSS) CHE NON SI SA ANCORA DOVE PIAZZARE : I CEMENTIFICI LOCALI NON SEMBRANO, PER ORA,  INTENZIONATI A BRUCIARE TALE PRODOTTO E QUINDI QUALE INDAGINE DI MERCATO E’ STATA CONDOTTA PER PIAZZARE IL PRODOTTO? ANCHE SU QUESTO VERSANTE MANCANO DATI CHE INDICHINO LA QUALITA’ DEL PRODOTTO CSS E QUINDI NON SI SA CHE TIPO DI PRODOTTO SI POSSA COLLOCARE.
-          COSTRUZIONE DI NUOVI INSEDIAMENTI (ISCHIA PODETTI?: PERICOLO IN CASO DI ESONDAZIONE DELL’ADIGE) INVECE CHE SFRUTTARE SITI DISMESSI (WHIRLPOOL È SOLO UNA PROPOSTA, MA ESISTONO ANCHE MOLTI ALTRI CAPANNONI DISMESSI).
-          NESSUNA APERTURA TECNICA  A VALUTAZIONI INNOVATIVE; STESSO APPROCCIO COME PER L’INCENERITORE! GLI ERRORI NON INSEGNANO?
-          FONDI EUROPEI SOLO PER CHI RISPETTA LA GERARCHIA PER LA CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI! È POSSIBILE AMBIRE A FONDI EUROPEI PER IL SISTEMA  INNOVATIVO PROPOSTO DAI VERDI ; LA COSA INVECE NON RIENTRA NEL PIANO PROVINCIALE!
Dal dibattito è emersa la necessità di approfondire tali temi, che la provincia sta, per l’ennesima volta, sottovalutando, gestendo la partita rifiuti in solitaria e con lo stesso meccanismo che ha visto la precedente gestione sulla vicenda inceneritore. Sembra che importi a pochi la questione, visto che i partiti con le loro segreterie, che ieri erano tutti stati invitati al dibattito, latitano e non prendono in carico il problema. I convenuti alla riunione di ieri auspicano l’apertura di un vero e proprio tavolo tecnico, dove si possano sedere tutti gli attori: provincia, comuni, associazioni, partiti; un dibattito aperto, con una chiara scadenza temporale e, alla fine del percorso, possa essere elaborata una strategia condivisa che preveda una strutturazione di tutto il sistema provinciale di gestione dei rifiuti.
 Per sollecitare la provincia ad aprire tale dibattito, è stata avviata una petizione on-line, che trovate sui seguenti siti:
-          www.verdideltrentino.net
-          www.marcoianes.blogspot.it
Sottofirmando la petizione si chiede alla giunta provinciale di istituire un tavolo tecnico per valutare tutte le soluzioni possibili, favorendo quelle a minore impatto ambientale e che mettono in campo il recupero della materia e non la combustione. Sollecitiamo tutti ad aprire questo dibattito, al fine di definire la questione in maniera scientifica e non approssimativa come sta avvenendo con la proposta di aggiornamento che la provincia vuole avanzare; una  proposta che, ancora e per l’ennesima volta, non è esaustiva, è piena di contraddizioni e priva di analisi complete e sostenibili. Avvallando tale proposta, come molti partiti stanno facendo senza analizzare nel dettaglio i contenuti, si scarica un problema che ritornerà nei prossimi anni, poiché mancano troppi dati e vi sono troppe approssimazioni grossolane. Apriamo il dibattito subito, coinvolgiamo tecnici, associazioni, università e politica; per un Trentino davvero all’avanguardia e non solo a parole.
Marco Ianes – co-portavoce VERDI DEL TRENTINO