"Le idee fanno grandi gli uomini; gli uomini possono rendere grandi le idee, realizzandole!" (Marco Ianes)


domenica 26 settembre 2010

Inceneritore a Trento: noi continuiamo a dire NO!


Nella foto: fumi da inceneritore
Il tema relativo all’inceneritore di Trento è stato oggetto di una serata, venerdì 24 settembre u.s. a Riva del Garda. Abbiamo portato in discussione alcuni argomenti, a sostegno della teoria della pericolosità di un impianto di incenerimento e pure della sua inutilità tecnica, come macchina adibita a produrre energia elettrica.
Alla serata, organizzata dal Coordinamento Trentino Pulito, in collaborazione con le sedi periferiche di IDV di Riva del Garda e Arco,hanno partecipato i seguenti relatori, che hanno provveduto a sviluppare gli argomenti a sostegno del no:
- Marco Ianes: analisi tecnica e bilancio energetico di un inceneritore; macchina con il rendimento più basso in assoluto per produrre energia elettrica o per teleriscaldamento.
- Simonetta Gabrielli (Nimby Trentino): presentazione di alternative all’inceneritore; differenziata spinta e piattaforma di recupero dei materiali a secco (esempio:Vedelago).
- Dott. Renato Cappelletti (associazione medici per l’ambiente):danni derivati dalle emissioni degli inceneritori; incremento dei tumori e delle malattie (con documenti a prova delle tesi sostenute).
Discreta la presenza del pubblico rivano, che ovviamente non aveva ricevuto informazione dalla stampa (i giornali L’Adige e Trentino non hanno nemmeno pubblicato l’annuncio); i giornali ben si sono guardati dal pubblicare i vari comunicati stampa, emessi per tempo dagli organizzatori; assente, di conseguenza, la stampa stessa, che ha snobbato l'evento! Poi si dice che i trentini accettano supinamente ciò che gli viene propinato; se però la stampa non da spazio alle voci che si levano per dissentire da scelte politiche assurde, non possiamo parlare certo di stampa libera e plurale!

È chiaro ed evidente che il tema inceneritore è stato accantonato perché dovrà essere digerito e accettato dalla gente;questo, ormai, appare evidente, soprattutto con il torpore della stampa sul tema; ma non tutti, per fortuna, rimangono in silenzio e l'argomento, finché l’inceneritore non sarà realmente costruito, sarà portato in evidenza il più possibile anche nelle circoscrizioni di Trento, nei prossimi mesi, grazie all’attivismo di liberi cittadini e di associazioni indipendenti.

Personalmente, ho confermato la mia totale disponibilità al coordinamento trentino pulito e all’associazione Nimby, per quanto riguarda il mio impegno a presenziare ad incontri pubblici, per dare il mio modesto contributo sull’analisi energetica che, nel link qui sotto, potrete anche voi analizzare e visionare.

Inoltre, nel secondo link sotto indicato, riporto alcune definizioni tecniche relative alla procedura di incenerimento, tratte dal sito http://www.educambiente.tv/.

Non restiamo con le mani in mano, non dormiamo e non lasciamo decidere ad altri sulla nostra salute. Un inceneritore a Trento non serve, ma soprattutto è dannoso alla nostra salute e pure anti economico. Continuano a dirci che è l’unica soluzione possibile, ma non è affatto vero! Un’altra alternativa è possibile, basta solo analizzare bene le proposte.

Altre iniziative verranno promosse nelle prossime settimane, con il coinvolgimento di associazioni, di cooperazioni di agricoltori che non condividono la scelta politica di fare un inceneritore.

Alziamo la voce, prima che sia troppo tardi!
LINK ALLA PRESENTAZIONE DEL NO TECNICO AD UN INCENERITORE:
(elaborato da Marco Ianes)

LINK ALLA DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DI UN INCENERITORE:
(appunti tratti dal sito http://www.educambiente.tv/)

domenica 19 settembre 2010

Ogni tanto rispuntano! Ma chi è Uolter?

In questi giorni, è noto ormai a tutti, è riapparso Uolter!
Chi è Uolter?
Uolter era l'antagonista di Berlusconi, alle precedenti elezioni politiche.
Uolter era colui che parlava"..del maggior esponente della parte a me avversa", senza mai nominarlo.
Uolter era quello che, appena si è presentata l'occasione, ha mandato a catafascio il governo Prodi, unico leader che, tutte le volte che si è presentato, ha battuto mister B!
Uolter, dopo aver avviato, insieme ad altri, il processo evolutivo del PD, aveva pensato di dare il benservito a Prodi, mirando a prenderne il posto!
Uolter era quello che prese una sonora trombata da mister B, "principale esponente della parte a lui avversa"!
Uolter era quello che, dopo aver fatto tutti i casini che ha fatto, ha lasciato la scena principale mestamente e si è ritirato a scrivere libri, girovagando per l'Italia a presentarli.
E ora chi è Uolter?
Siccome ha sentito dire che mister B. è in crisi e, quindi, potrebbe darsi che si prospettino nuove elezioni, ha pensato bene di dire:" Ehilà, ci sono anch'io, se decidete di cercare un leader per il futuro governo di centro-sinistra!"
Per carità, qualcuno è in grado di dirgli che forse, ha già dato abbastanza? Qualcuno è in grado di dirgli che se continua a scrivere libri, magari glieli compriamo anche, purché stia fuori dai piedi?
Oggi, dal palcoscenico di Vasto, Antonio Di Pietro ha preso atto della leadership di Bersani, attuale segretario del PD; forse non sarà la persona perfetta, ma sicuramente è il segretario del maggior partito di opposizione e, quindi, è naturale che si possa vedere tale figura come riferimento da contrapporre a mister B.
Ma Uolter, dov'è stato finora? Cosa vuole questo personaggio inutile, che crea solo ulteriore frazionamento in un PD sempre in perenne crisi di identità?
Per favore, chiamate il suo editore e ditegli di chiedergli di lavorare ad un nuovo libro, perché ne sentiamo la mancanza come scrittore, davvero non possiamo farne a meno! Certamente, il caro Uolter, potrà aiutarci a crescere ulteriormente; certamente, potremmo togliercelo di mezzo (politicamente), perché di personaggi così assurdi, inutili e ambiziosi ne abbiamo fin troppi.
Qualcuno ha un incarico alle Bahamas, da affidare a Uolter? Potremmo addirittura auto-tassarci, noi elettori di centro sinistra, provvedere a pagare il suo stipendio, purché rimanga un paio di decenni fuori dal Paese.
Ma chi è Uolter? Davvero crede ancora di darcela a bere, con la scarsa credibilità che si è creato dopo la disfatta del 2008?