"Le idee fanno grandi gli uomini; gli uomini possono rendere grandi le idee, realizzandole!" (Marco Ianes)


sabato 4 luglio 2009

Ronde a Gardolo? Alcune riflessioni.....



Leggo, sui giornali, che la Lega ha intenzione di proporre l’istituzione delle ronde a Gardolo.
Mi sorgono alcuni quesiti, che desidero esternare, per stimolare la riflessione.
Vorrei sapere chi finanzierebbe e in che termini tale iniziativa; i cosiddetti volontari, sarebbero pagati dalla Lega, agirebbero gratuitamente o, se a titolo oneroso, dovremmo essere noi cittadini a pagarli? Perché, se dovessimo pagarli noi, tramite le casse comunali, mi si dovrebbe poi spiegare perché, invece, non si potrebbe spendere qualcosa in più per rafforzare la presenza della forza pubblica, quella vera e addestrata per intenderci, che darebbe miglior garanzia di efficienza e di imparzialità.
Già mi vedo, i dirigenti della Lega, guidare i loro baldi giovanotti :”Ti, cori lì da quela a dirghe che no se pòl star li!”…e ancora:” Vàrda quei putèi che i ziga màsa, dighe che i là smèta!”; perché di questo si tratta; cosa possono fare queste persone, se non creare momenti di scontro tra i cittadini? Non pensate che le ronde che girano per i quartieri possano essere anche fatte oggetto di pesanti insulti e poi cadere nelle provocazioni e scatenare l’effetto contrario, cioè, magari, una rissa vera e propria? Vogliamo creare le bande stile Bronx?
Per garantire l’incolumità delle ronde, e anche dei cittadini, sottoposti al controllo di questi “rondini”, sarà sicuramente necessaria la presenza di qualche vero tutore dell’ordine; e allora, ritorna un’altra domanda: se servono anche i tutori dell’ordine ufficiali, a cosa servono le ronde? Non è meglio che ci siano solo le forze di polizia ufficiali?
Un’ultima domanda, che è più una riflessione: cambia il colore, che sarà verde, ma le camicie sono molto simili al colore nero di qualche decennio fa! Ma davvero non vi accorgete che stiamo ripristinando un sistema in vigore nel fascismo? Ma davvero siamo così ciechi da non capire che stiamo riportando l’Italia verso il baratro fascista?
Ronde di cittadini che evocano gli squadroni fascisti; ora gireranno per “vigilare” su drogati e puttane, ma quando qualcuno di noi si azzarderà ad alzare la voce per manifestare contro qualcosa di sbagliato, o che non condividiamo, siamo sicuri che non ci contrasteranno impedendoci di “disturbare la quiete pubblica?” Il passo è breve nel passare il confine tra il controllo del territorio dalla delinquenza e il controllo autoritaristico per avere l’egemonia del pensiero. Il passo è davvero troppo breve ed il limite è molto vicino; a mio avviso ci stiamo avvicinando a grandi passi a questo limite e, se anche a Trento, città governata da una giunta di centro-sinistra, permetteremo l’istituzione delle ronde, significa che stiamo oltrepassando il limite della libertà individuale di pensiero.
Molti, troppi, sono i segnali di avvicinamento a quel pensiero fascista che ha buttato l’Italia nel baratro, il secolo scorso; l’istituzione delle ronde, lo stop alle intercettazioni telefoniche, il bavaglio agli organi di stampa! Sono segnali che noi, cittadini dormienti e con la pancia ancora troppo piena per poterci lamentare, sottovalutiamo; è importante dire basta a tutto ciò, è importante dire basta ad un governo che ci sta riportando indietro e non ha una visione programmatica del futuro. Dobbiamo essere preoccupati, davvero; non lo dico per insinuare paure inutili; ma davvero questi sono segnali preoccupanti, che ci dovrebbero far riflettere, prima che sia troppo tardi e prima che ci impediscano realmente di poter dire ciò che pensiamo.
Marco Ianes
Italia dei Valori Trentino

1 commento:

  1. In bergamasco un leghista fa la ronda e dice ad un commerciante:
    Me devi da pagare il pizzo, in cambio hai la nostra protezione, è per la sicurezza, che ti credi? Miiiiiiiiii
    Hai capito? Se non paghi sei un fetuso!!!

    Ah Beh è proprio vero che il mondo è una ruota...
    Rondisti e leghisti picciotti mafiosi di villa certosa...

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